«È arrivato». A ora di pranzo, il segretario del Pd Nicola Zingaretti si affaccia via Facebook per annunciare di aver contratto il virus.
Seduto in maglione grigio, alla scrivania di casa, un grande quadro colorato alle spalle, il leader dem (nonchè presidente della Regione Lazio) spiega: «Anche io ho il Coronavirus. Ovviamente mi atterrò ai protocolli previsti per tutti. Sto bene e quindi è stato scelto l'isolamento domiciliare. Continuerò a lavorare da casa». Sorriso rassicurante, tono sereno: spiega che anche la sua famiglia (la moglie e due figlie di 14 e 18 anni) sta seguendo «i protocolli previsti», e che la Asl «sta contattando le persone che mi sono state più vicine in questi giorni per le verifiche del caso» E conclude: «Ho sempre detto niente panico, combattiamo e quanto mai in questo momento darò il buon esempio seguendo le indicazioni dei medici e combatto come è giusto fare in questo momento per il Paese. A presto».
L'annuncio di Zingaretti è una bomba nei palazzi della politica. Si tratta del primo leader nazionale che risulta contagiato, e che per mestiere ha avuto centinaia di contatti negli ultimi giorni: esponenti del suo partito, membri di governo, leader sindacali, amministratori locali. Così, mentre da una parte arrivano a valanga i messaggi bipartisan di solidarietà, dall'altra fioccano gli annunci di auto-isolamento da parte di chi recentemente lo ha incontrato o ha lavorato con lui. A cominciare da quello del suo vice, l'ex ministro Andrea Orlando. Se l'assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D'Amato, fa sapere di aver fatto il tampone di rilevamento del virus e di essere risultato negativo, la vicepresidente del Pd Anna Ascani, che giovedì ha fatto una conferenza stampa a fianco di Zingaretti, annuncia di non avere alcun sintomo ma di aver deciso «l'isolamento fiduciario domiciliare per 14 giorni». Lavorerà da casa seguendo i dossier del suo ministero (è viceministro all'Istruzione). Stessa procedura seguiranno anche il sindaco di Firenze Dario Nardella (Pd) e i presidenti della Regione Sicilia Nello Musumeci e quello della Regione Abruzzo Marco Marsilio (Fdi): «Io e Zingaretti siamo stati allo stesso tavolo, alla firma di un protocollo. L'isolamento è solo a scopo precauzionale», spiega.
Intanto alleati e avversari fanno a gara ad offrire al segretario del Pd i propri auguri. Il primo a manifestarsi è Matteo Renzi: «Forza Nicola, tutti con te! E con tutti coloro che stanno combattendo contro il Coronavirus. E grazie ai medici, infermieri, farmacisti, ricercatori». Silvio Berlusconi twitta: «A Nicola Zingaretti i nostri più vivi e sinceri auguri. Forza e avanti!». Auguri, perchè «quando c'è di mezzo la salute non si fa polemica», anche da Matteo Salvini. Messaggi ovviamente da tutto il Pd, incluso il commissario Ue ed ex premier Paolo Gentiloni. Molto solleciti i grillini, alleati di governo del leader Pd, da Crimi a tutti i ministri.
Affetto trasversale e afflato bipartisan: «In bocca al lupo a Zingaretti come a tutti i contagiati dal Coronavirus. Ce la farai, ce la farete, ce la faremo», scrive su Twitter Licia Ronzulli, vicepresidente del gruppo Forza Italia al Senato. E il senatore di FI Francesco Giro si commuove: «Forza Nicolino! Ti voglio bene».
Anche Roberto Calderoli manifesta vicinanza: Apprezzo il tono e la serenità del suo annuncio, sono contento di sapere che sta bene e potrà continuare ad essere operativo da casa come governatore del Lazio e segretario del Pd».
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