Scatta oggi in tutta Italia la zona rossa con divieti importanti e rischio di sanzioni fino a mille euro. Il capo della Polizia, Franco Gabrielli, ha inviato una circolare ai prefetti con cui inviata a rafforzare «i controlli lungo le arterie stradali e in ambito cittadino, per prevenire possibili violazioni alla restrizioni alla mobilità ovvero situazioni di assembramento e di mancata osservanza del distanziamento sociale». Per muoversi sarà quindi necessaria l'autocertificazione in cui si dovrà specificare il perché degli spostamenti.
Nella circolare si legge anche: «Ferme restando le disposizioni già introdotte dal decreto del 2 dicembre, dal 24 dicembre al 6 gennaio nei giorni festivi e prefestivi si applicano sull'intero territorio nazionale le misure previste per la cosiddetta area rossa, cioè i territori caratterizzati da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto (scenario di tipo 4). Ne consegue che gli spostamenti sono consentiti ricorrendo «comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute attestabili tramite autodichiarazione».
Dal 28 al 30 dicembre, invece, tutta Italia sarà zona arancione, così come il 4 gennaio. In questo caso non ci sarà bisogno di autocertificazione se ci si sposta all'interno del comune di residenza, mentre potranno spostarsi nei territori limitrofi coloro che abitano in comuni con una popolazione che non superi i 5mila abitanti «e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini». Importante ricordare che fino al 6 gennaio si potrà far visita a parenti o amici «verso una sola abitazione e per una volta al giorno, ma solo tra le 5 e le 22», quando scatterà il coprifuoco. Due al massimo le persone che potranno recarsi in altra casa, ma il numero sale a 4 in caso di figli minori di 14 anni.
Si potrà quindi far rientro alle proprie abitazioni, residenza o domicilio. Lo spostamento da fuori regione resta legato a motivi di assoluta necessità, di salute o lavoro. Consentiti gli spostamenti per ragioni assistenziali, di volontariato o per partecipare, nel comune di residenza, a funzioni religiose.
I controlli saranno serrati. Come riportato nella circolare, «si raccomanda la consueta puntuale attenzione nell'assicurare la predisposizione di efficaci servizi volti a garantire la corretta osservanza delle misure, in particolare per ciò che riguarda i controlli lungo le arterie di traffico e in ambito cittadino, al fine di prevenire possibili violazioni alle restrizioni alla mobilità ovvero situazioni di assembramento e di mancato rispetto del distanziamento interpersonale».
In queste ore le varie questure stanno organizzando anche i controlli nei centri cittadini. In campo 70mila agenti a cui si aggiungono i militari dell'operazione Strade sicure. Le verifiche si concentreranno nei prossimi giorni soprattutto nelle aree in cui si potrebbero creare assembramenti, come piazze, strade dello shopping, centri commerciali. A Natale, Santo Stefano, Capodanno, Epifania, saranno usati anche droni per verificare che le persone rispettino i divieti imposti dal nuovo decreto. Negli stessi giorni saranno previsti anche posti di blocco stradale per accertare che chi si muove lo faccia solo per motivi di necessità, lavoro o salute.
Controlli ci saranno anche per ciò che concerne i ristoranti, che nei giorni di zona rossa dovranno essere rigorosamente chiusi. Molti ristoratori lamentano di aver già preso numerose prenotazioni e, quindi, di perdere soldi e forniture. Anche su questo versante le verifiche saranno serrate, visto che sui social c'è già chi annuncia che non rispetterà i divieti.
La situazione, fanno sapere fonti vicine al Viminale, è costantemente di allerta, in considerazione del periodo di difficile crisi economica causata dalla pandemia che da quasi un anno ci costringe a restrizioni forzate. Lungo le principali vie di comunicazione, come strade e autostrade, si potranno incontrare numerosi posti di blocco. Attenzione, quindi, agli spostamenti non necessari. Pena, un Natale all'insegna delle multe.
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