Anticipare il TFR: ecco come fare e tutte le novità dall’Inps

La domanda può essere presentata tramite il sito dell’Istituto di previdenza o, in alternativa, attraverso un soggetto delegato o presso i CAF e gli Istituti di patronato

Anticipare il TFR: ecco come fare e tutte le novità dall’Inps
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Ci sono degli aggiornamenti in merito all’anticipazione ordinaria del Trattamento di fine rapporto (TFR) e quello di fine servizio (TFS). I pensionati iscritti alla "Gestione Unitaria Creditizia e Sociale" potranno usufruire della misura. Ecco tutte le specifiche pubblicate sul sito dell’INPS.

TFR e TFS

Al fine di comprendere la misura è necessario fare una premessa. Il Trattamento di Fine Servizio è l’ammontare di denaro che viene riconosciuto al dipendente al termine del rapporto lavorativo. La principale differenza con il TFR è che, in questo caso, ne beneficiano unicamente i dipendenti pubblici e statali, non i privati.

I destinatari

La misura riguarda l’approvazione della delibera Inps n. 219/2022 la quale ha introdotto una nuova prestazione in via sperimentale per il triennio 2023-2025 dedicata agli iscritti alla gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali dell'Istituto, pensionati o che hanno cessato il rapporto di lavoro e che hanno titolo al Tfr o al Tfs non ancora interamente erogato. Come specificato dall’Istituto possono beneficiare della misura i titolari di pensione diretta che abbiano confermato l’adesione al Fondo Credito per il periodo di pensione, i soggetti cessati dal servizio senza diritto a pensione che, a seguito di un nuovo impiego, risultino iscritti al Fondo Credito ex lege o volontariamente. Infine potrà accedere alla novità anche il personale militare in ausiliaria iscritto alla predetta gestione.

La novità

In merito alla novità, dall’1 febbraio 2023 l’Inps prevede l'anticipazione di parte o dell'intero TFR o TFS maturato, ma non ancora esigibile con un interesse che ammonta all'1% fisso e una ritenuta per spese di amministrazione dello 0,50%. La domanda può essere presentata tramite il sito dell’Istituto nazionale di previdenza sociale o, in alternativa, attraverso un soggetto delegato o presso i CAF e gli Istituti di patronato. L’anticipazione sarà esigibile dopo sei mesi dalla data della domanda.

La procedura

Nel caso in cui la domanda venisse accolta l’Inps definirà una proposta che verrà inoltrata al soggetto richiedente tramite la sua area personale “My Inps”. Il cittadino potrà rifiutare o sottoscrivere il documento dell’Istituto e in caso di accettazione della proposta entro trenta giorni dovrà firmare e inoltrare la stessa.

Dopo che l’Istituto avrà ricevuto la proposta di cessione dovrà effettuare le dovute verifiche e poi trasmettere l'accettazione della proposta o in alternativa il mancato accoglimento al richiedente. Successivamente l'iscritto potrà sempre recedere dalla richiesta di anticipazione del TFS o del TFR, senza oneri a carico, fino al momento della conferma da parte dell'Istituto della documentazione specifica.

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