Le pensioni minime salgono a 616,67 euro

Il mini aumento, grazie alla "rivalutazione eccezionale", evita la decurtazione dei trattamenti

Le pensioni minime salgono a 616,67 euro
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Dal 1° gennaio 2025, il trattamento minimo di pensione è stato lievemente incrementato, passando da 614,77 euro a 616,67 euro mensili. Un aumento di 1,9 euro al mese che riguarda tutti i pensionati italiani. L'importo è stato determinato dalla "rivalutazione eccezionale", una misura confermata per altri due anni dalla legge di Bilancio 2025. Nello specifico, la rivalutazione sarà del 2,2% per il 2025 e dell'1,3% per il 2026.

Se non fosse stata applicata la rivalutazione eccezionale, la sola rivalutazione ordinaria, calcolata al tasso dello 0,8%, avrebbe abbassato il minimo pensionistico a 603,40 euro mensili, ossia 11,37 euro in meno rispetto al 2024. L'Inps ha chiarito questi aspetti nella circolare n. 23/2025, che illustra il rinnovo delle pensioni per l'anno 2025.

La rivalutazione standard

La circolare Inps indica gli importi aggiornati secondo la rivalutazione provvisoria 2025, calcolata sulla base del tasso Istat dello 0,8%. Inoltre, viene precisato che non vi sarà alcun conguaglio, poiché il tasso definitivo Istat si è confermato pari a quello provvisorio (5,4%) già riconosciuto a dicembre 2023. La rivalutazione è stata applicata in conformità con la manovra 2025, che ha ripristinato i criteri originari della Finanziaria 1999.

La “rivalutazione eccezionale” per il 2025 e 2026

Per un ulteriore biennio, la Legge di Bilancio 2025 conferma una rivalutazione eccezionale destinata alle pensioni inferiori al minimo:

- 2,2% per il 2025

- 1,3% per il 2026

Questa misura viene applicata solo alle pensioni rivalutate ordinariamente, se il loro importo resta inferiore o pari al minimo Inps. Restano escluse dal beneficio le prestazioni non imponibili, come la maggiorazione sociale, la quattordicesima, gli importi aggiuntivi, le pensioni assistenziali e quelle di accompagnamento.

Pensionati all'estero

Secondo quanto stabilito dalla legge di Bilancio 2025, la rivalutazione delle pensioni per il 2025 non sarà riconosciuta ai pensionati residenti all'estero per trattamenti superiori al minimo Inps. Tuttavia, si applicherà una norma di salvaguardia: se la pensione complessiva supera il minimo Inps ma resta inferiore al limite aumentato dalla rivalutazione, l'incremento verrà comunque attribuito fino al raggiungimento del limite maggiorato.

Limiti per il prepensionamento

L'aggiornamento dei limiti pensionistici a seguito della rivalutazione influisce anche sulle condizioni per il prepensionamento. Ad esempio, per la Quota 103, l'importo massimo di pensione erogabile fino al compimento del 67° anno d'età sarà pari a quattro volte il minimo, ovvero 2.414 euro mensili.

Per i lavoratori "giovani", ovvero coloro che hanno iniziato a lavorare dopo il 31 dicembre 1995 e rientrano nel regime contributivo:

- L'importo minimo della pensione di vecchiaia dovrà essere pari all'assegno sociale, ossia 538,69 euro (rispetto ai 534,41 euro del 2024).

- La pensione anticipata a 64 anni, con almeno 20 anni di contributi, sarà concessa solo se l'importo maturato è pari almeno a tre

volte l'assegno sociale: 1.810 euro nel 2025 (rispetto ai 1.603 euro del 2024).

- Il limite massimo di importo erogabile fino ai 67 anni sarà di cinque volte il minimo Inps, pari a 3.017 euro (contro i 2.993 euro del 2024).

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