In cinque anni l'e-commerce passerà «da 10 a 50 miliardi nei prossimi 5 anni con almeno un miliardo di investimenti pubblicitari aggiuntivi». A stimarlo Upa e Google che hanno presentato i risultati di un'indagine commissionata a GfK Eurisko per fotografare lo stato attuale dell'e-commerce in Italia. L'e-commerce di prodotti e servizi mostra un trend crescita notevole e riguarda ormai circa 13 milioni di persone nel nostro paese. Il trend è interessante anche per il settore del largo consumo anche se gli acquisiti sono frenati da un certo disagio della smaterializzazionè degli acquisti (82%), in particolare per quel tipo di spesa alimentare per cui si preferisce scegliere personalmente e toccare con mano o avere la possibilità di confrontarsi con gli addetti alla vendita (72%). Per altri, fare la spesa online comporta un cambiamento nell'abituale processo decisionale (70%). Infine un altro freno ad usare il supermercato online è la logistica della consegna con la necessità della presenza in casa (63%) o il dover sopportare un costo aggiuntivo (67%).
Sul fronte delle attese circa la metà degli intervistati si augura che vi possano essere prezzi inferiori a quelli nei supermercati (48%); la consegna gratuita dei prodotti acquistati (47%); l'addebito del pagamento solo dopo il ricevimento della spesa (34%).
Per cogliere la sfida e le opportunità offerte dall'e-commerce nel settore del largo consumo, secondo Upa e Google, le aziende devono essere in grado di spiegare ai consumatori i vantaggi logistici, organizzativi ed economici legati a questa modalità di acquisto, comunicandoli in modo chiaro ed efficace.
«Sebbene l'Italia sconti ancora un ritardo nell'adozione del digitale rispetto a Paesi più avanzati, la ricerca riconferma trend di crescita interessanti, anche per il largo consumo.
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