Ruggero Guarini
Sanno i nostri riformisti chi è il signor Robert Plath? Anche se non lo sanno, lo invitino ugualmente a partecipare, il 6 e il 7 ottobre prossimi, al seminario di Orvieto, leccitante simposio promosso da Romano Prodi per rilanciare il dibattito sulla costruzione del nuovo Partito democratico. Si preparino quindi a ricevere un anziano gentiluomo munito di una valigia a rotelle provvista di maniglia telescopica. Lo preghino inoltre di pronunciare un bel discorsetto doccasione. E infine si dispongano ad ascoltare questa breve relazione sullimportanza epocale delle piccole invenzioni tecnologiche nella storia universale del riformismo:
«Sono un ex-pilota della Northwest Airlines. Sono nato e ho sempre vissuto a Roca Baton, una cittadina della Florida, negli Stati Uniti. Ho appena festeggiato il mio 63° compleanno e da parecchi anni vivo beatamente in ozio passando gran parte del tempo giocando a golf. La presente valigetta è un aggeggio di mia invenzione. È una scoperta che misi a punto lavorandovi, tra un volo e laltro, nel garage della mia villetta. Avendola brevettata, mi ha fatto guadagnare parecchi milioni di dollari. Ha inoltre aiutato le società aeree a incrementare il turismo di massa e ha contribuito a salvare lallora agonizzante industria della valigia. Per tutte queste ragioni sono un uomo abbastanza soddisfatto. Vedo che invece voi siete piuttosto depressi. Mi è stato detto che il vostro morale è stato stroncato brutalmente dalla necessità di affrontare contestualmente due còmpiti disperanti: restituire in fretta al vostro presidente del Consiglio la faccia che avrebbe perduto durante un ciclone chiamato Telecom e ritrovare la fiducia che avete perduto tutti voi quando tra le vostre file è incominciata a circolare la voce che il vostro nuovo partito, pur non essendo ancora nato, sarebbe praticamente già morto. Ho fra laltro sentito dire che il suo prematuro decesso sarebbe stato causato dalla vostra incapacità di infondergli unanima riformista. Be, non lasciatevi abbattere troppo. Rinfrancatevi pensando al potente contributo che la mia valigia ha dato a quella minuscola riforma economica e sociale che è la sparizione dalle stazioni, dai porti e dagli aeroporti di tutto il pianeta del vasto popolo dei facchini, del quale avete a lungo tentato di migliorare le condizioni di vita incitandolo a lotte sociali che si sono alla fine rivelate, grazie alla mia invenzione, assolutamente superflue. Estendete poi questo ragionamento a tutte quelle sfere della storia del capitalismo moderno che sono state rivoluzionate da qualche invenzione tecnica. Chiedetevi, per esempio, se quellaltro strepitoso aggeggio, molto più importante della mia valigia, che è il computer, sottraendo gli operai delle fabbriche allinferno degli altiforni, alla minaccia della fiamma ossidrica e agli effetti deprimenti della catena di montaggio, non abbia contribuito al miglioramento delle loro vite molto più efficacemente di tutte le riforme da voi immaginate e promosse.
Si prevedono rari applausi, bordate di fischi e di ingiurie, molti svenimenti e il suicidio di alcuni sindacalisti.
guarini.r@virgilio.it
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.