Una grande perdita per il giornalismo. Comunque la si pensi, Andrea Purgatori, morto ieri a soli 70 anni, è stato un cronista, un investigatore e, soprattutto, un narratore di capacità e profondità. Un uomo pacato, nel baccano della televisione, che si teneva lontano dal rumore senza dimenticare le regole per accattivarsi l'attenzione del pubblico: linguaggio semplice ma scrupoloso. E che, seppure aveva le sue idee e le perseguiva, non puntava alla polemica e allo scontro ad effetto, ma con passione consumava le suole delle scarpe per capire. Purgatori è morto dopo una breve fulminante malattia. Era nato a Roma il 1° febbraio 1953. La notizia è stata data dai figli Edoardo, Ludovico, Victoria e dalla famiglia.
Volto televisivo de La7, da anni si occupava degli approfondimenti nella trasmissione Atlantide. Si allontanava dalla stringente attualità per dedicarsi soprattutto ai casi di mafia, terrorismo, criminalità e ai tanti misteri della storia italiana. Ha indagato sulla strage di Ustica su cui ha fatto una vera e propria battaglia professionale e a cui si dedicò per molti anni. Su questo caso scrisse anche la sceneggiatura del film Il muro di gomma, diretto da Marco Risi. Docente di sceneggiatura, tra i suoi ultimi lavori la partecipazione al documentario Netflix Vatican Girl sulla scomparsa di Emanuela Orlandi. Ieri sera è andata in onda la replica della puntata su Cosa Nostra di maggio, cui aveva lavorato nonostante la fatica della malattia, che era stata programmata proprio per l'anniversario dell'uccisione di Borsellino, puntata che chiude idealmente il suo lavoro.
Prima di passare a La7 lavorò al Corriere della Sera. È stato anche autore e sceneggiatore di tanti film e fiction televisive tra cui Fortapasc sulla vita e l'assassino di Giancarlo Siani e Il giudice ragazzino sulla lotta alla mafia condotta da Livatino.
Grande commozione a La7, dall'editore Cairo a Mentana. Il direttore Andrea Salerno: «Perdo un amico vero, un compagno di avventure, di tanta vita, di lavori fatti assieme con divertimento e passione». Alla Camera i deputati gli hanno tributato un lungo applauso tra la commozione del vice presidente Giorgio Mulè, suo amico. «Uno dei miei amici più cari lo definisce Corrado Guzzanti su Instagram, con cui Purgatori aveva collaborato in diversi film come Il caso Scafroglia, Fascisti su Marte e Aniene.
Nel corso
della sua vita, il giornalista è stato anche autore in Rai (che lo ha ricordato) e conduttore di Uno di Notte su Rai1, ma ha anche realizzato servizi televisivi per Dossier, Spazio Sette e Focus su Rai2, Confini su Rai3.
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