La rabbia dei tifosi: «È colpa della società»

Tam tam sul sito grifoni.net di supporter stanchi e delusi

La rabbia dei tifosi: «È colpa della società»

Emmanuele Gerboni

La sai l’ultima? Che è meglio buttarla sul ridere, scherzarci su e non pensarci più. Perché quando fai festa al 91’ e ti arrabbi di brutto mezz’ora dopo (giusto per i tempi supplementari) vuol dire che c’è proprio tutto in una giornata così. «Di certo, non ci facciamo mancare proprio niente». Parola di Pippo Spagnolo, tifoso storico rossoblu, che racconta una festa, iniziata e finita in un amen: «Siamo usciti contenti dallo stadio, e dopo pochi minuti abbiamo ricevuto questa notizia: è facile immaginare lo stato d’animo dei tifosi». Che si sono fermati al primo autogrill e lì si sono detti: la sai l’ultima? Ravenna è stata fatale di nuovo ma la colpa è tutta del Genoa. Come può essere accaduto? Capita anche questo nel circo del pallone, peccato che non dovrebbe mai succedere: «Non è giusto dare la colpa ad un singolo soggetto. Però, prima di un campionato, ci dovrebbe essere una riunione in società per verificare ogni aspetto. Bisogna controllare, non si può lasciare queste cose all’immaginazione». Leo Berogno, presidente dell’associazione club genoani, apre e chiude così: «Ormai speriamo di averle già iste tutte». I tifosi sono arrabbiati, o meglio sconsolati, lo annusi nel quartier generale di Ronco Scrivia ma lo leggi pure sul sito www.grifoni.net. Dove il «muro» raccoglie l’umore di una tifoseria sospesa tra quelli che dicono basta e gli altri che: si, però, il giudice sportivo? C’è Tatarobi che spiega: «Al di là del fatto concreto ed il tre a zero a tavolino mi fa arrabbiare più della sentenza della Caf, perché è colpa solo ed esclusivamente nostra, vedendo che la «leggerezza» è stata commessa dalla vecchia guardia. Forse farebbe meglio a chiedere a cinque operai di Cogliate di venire a lavorare nel Genoa. Preziosi avrebbe la certezza che costoro, non sapendo nulla del nuovo lavoro, prima di una qualunque azione verificherebbero le modalità corrette per compiere la stessa». Poi c’è Genoabarcaboca che quella notizia da Ravenna non l’ha ancora digerita: «Ma siamo a -3 con una società che sta facendo uno sforzo disumano per mantenere giocatori di serie A in questa categoria e un pinco pallino fa un errore che non si fa neanche in terza categoria». E anche Mauri 1893 non riesce proprio a mandarla giù: «È ora che Preziosi riorganizzi la società. Noi tifosi abbiamo passato 3 mesi d’inferno difendendo la società in ogni modo.

Una società seria non c’è, ci vogliono uomini, gente responsabile. Io non ci vado più in trasferta a spendere 130 euro per poi farmi prendere in giro (la definizione era un’altra, ndr), pretendo serietà in ogni angolo della società Genoa, è il minimo».

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