La reazione fame-sazietà va riequilibrata scegliendo alimenti a basso indice glicemico

Mangiano tanto e male, poi cercano di correre ai ripari con pericolose diete fai da te. La lotta con la bilancia è una battaglia persa per molti, troppi italiani che pagano a caro prezzo gli stravizi a tavola e poi piombano nel tunnel dell'obesità. L'alta incidenza della patologia sul territorio nazionale è stata confermata dai dati snocciolati durante i lavori del convegno internazionale «Science in nutrition», organizzato, a Roma, dalla Fondazione per la scienza dell'alimentazione «Paolo Sorbini», che ha riunito i maggiori esperti mondiali di nutrizione.
Nel dettaglio le cifre evidenziano che nel nostro Paese una persona su tre è in sovrappeso (34,2 per cento) e il 9,8 per cento della popolazione è colpita da obesità. E ancora: sono 156 i cittadini che ogni giorno perdono la vita per le conseguenze dell'eccesso di peso. Un'epidemia che sfocia in pandemia quando si prende in esame il mondo giovanile: un milione e centomila bambini, tra i 6 e gli 11 anni, sono vittime dello spettro dell'obesità (12,3 per cento) e del sovrappeso (23,6 per cento) e la maglia nera va alla Campania, che vanta il triste primato di bimbi obesi (21 per cento). «Per fronteggiare l'emergenza - sottolinea Giovanni Scapagnini, neuroscienziato ed esperto di meccanismi biologici dell'invecchiamento - la scienza nutrizionale non deve dividersi su una dieta o un'altra, ma sostenere la nutrizione avanzata. Occorre che il Governo dia vita, poi, ad un programma a medio e lungo termine per evitare il tracollo del sistema sanitario e ridurre i capitoli di spesa».
Un apporto calorico adeguato e il calcolo dell'indice glicemico degli alimenti come criterio di valutazione del cibo per programmi alimentari ottimali sono le strategie per contrastare l'obesità, secondo Silvana Hrelia, docente di Biochimica della nutrizione all'università di Bologna: «Per una nutrizione ad hoc è indicato consumare alimenti a basso indice glicemico, come il pesce azzurro e l'olio di oliva, che hanno un'azione antinfiammatoria. Senza dimenticare di mangiare frutta e verdura che garantiscono un elevato senso di sazietà grazie alla presenza di fibre».

Parere condiviso dal maggiore esperto mondiale sull'indice glicemico, David Jenkins, alla guida del dipartimento di Scienze naturali a Toronto: «Il segreto sta nel rimettere in equilibrio la reazione fame-sazietà con alimenti a basso indice glicemico». Un invito di fondo: «Mangiate di tutto, ma mangiate poco».

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