Se la sono cantata e suonata da soli. Gli inglesi. E per anni. Attaccati, aggrappati alla storiella «i maestri siamo noi». Resa veritiera più dalla ripetitività della narrazione che dai successi della nazionale di sua maestà.La verità è che l’Inghilterra ha sempre guardato dall’alto verso il basso tutti. In particolare l’Italia. Peccato che abbiano come ct il più italiano degli inglesi: Roy Hodgson. E dopo aver liquidato Fabio Capello. La sua investitura sembrava la fine dellosnobismo anglosassone che proprio un gol di sir Fabio a Wembley, 39 anni fa, aveva iniziato a ridimensionare. Chiamato per vincere. Il suo bilancio: «furto» tedesco al Mondiale sudafricano e una qualificazione «perfetta» a Euro 2012. Poi è riemerso il germe inglese della superiorità. La storia della fascia di Terry è nota. Un pretesto per la vittoria dei detrattori che non sopportavano l’idea di un italiano sulla panchina dell’Inghilterra. Ed è toccato a Hodgson. Che per onorare il passaporto ha scelto tutti calciatori che giocano in patria.
Rooney, invece, ha trovato solo un motivo per accoglierlo con favore: «Con lui adesso non ci sono problemi di traduzione». Complimento banale per un poliglotta. Più che altro un pizzicotto a Capello. E Roy non ha perso tempo per smentire l’etica inglese escludendo dai «23» Rio Ferdinand. Motivazione: scelta tecnica. Ma il difensore dell’United è anche il fratello di Anton, colui che accusò Terry di razzismo. Il dubbio è legittimo. Comunque sia Stanlio-Roy ora fa dire a De Rossi «siamo in vantaggio ». Anche perché dove è andato Hodgson, praticamente ha girato il mondo, non ha vinto. Tranne campionati e coppe nazionali con Malmoe e Copenaghen. Capirai. Di lui hanno ricordi piacevoli anche in Svizzera: qualificazionealmondiale americano e a euro96.
A cui non ha partecipato preferendo l’Inter nell’autunno del 1995. Moratti l’aveva stregato quando col Malmoe aveva eliminato l’Inter in Coppa Campioni. La sua prima esperienza nerazzurra, la seconda fu breve, ha due capisaldi: la finale Uefa persa con lo Schalke 04 e il via libera alla cessione di Roberto Carlos preferendogli Pistone. In Italia vanta anche mezza stagione a Udine. Qualche anno dopo così Maurizio Mosca in tv: «Lei è stato la rovina dell’Inter». Lui prende e se ne va senza salutare. Ma non si può dire che gli manchi l’humour inglese. Anzi. Il suo Mr Flanagan al fianco di Aldo (quello di Aldo, Giovanni e Giacomo)conferma.Attore,ma anche profondo conoscitore di arte e cultura. E professore: fu lui a convincere i figli di Moratti a studiare filosofia. Risate, libri ma anche tante gaffe. Commento alle sue convocazioni: «Oxlade Chamberlain? Con l’Arsenal ha fermato bene Pirlo e Ambrosini». What? Pirlo gioca nella Juve e Ambrosini a Londra era squalificato. Hodgson, lo smemorato.
Ma a far sperare è soprattutto il suo credo calcistico: catenaccio, tanto contropiede e poco spettacolo. I vecchi luoghi comuni inglesi sull’Italia.Gli stessi con cui ora Hodgson vuole eliminare gli azzurri e vincere l’Europeo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.