I punti chiave
Sono davvero molteplici e per molti versi sorprendenti i benefici che si ottengono praticando l'antichissima arte marziale cinese, il Tai Chi, originariamente nata come tecnica di combattimento ma che ai giorni nostri rappresenta sempre di più un importante esercizio fisico praticato da migliaia di persone con le strutture che propongono corsi ad hoc. Se in passato abbiamo visto gli effetti positivi su chi ha il morbo di Parkinson, alcuni ricercatori cinesi hanno scoperto che l'arte marziale è in grado di ridurre la pressione sanguigna (BP) nei pazienti con pre-ipertensione.
Lo studio
Sulla rivista scientifica internazionale Jama Network è stato pubblicato lo studio clinico randomizzato su 342 partecipanti la cui diminuzione media della pressione artesriosa "dopo 12 mesi è stata significativamente maggiore nel gruppo Tai Chi rispetto al gruppo esercizio aerobico", spiegano gli scienziati. Lo studio è stato condotto tra il 25 luglio 2019 e il 24 gennaio 2022 in due ospedali pubblici cinesi con i pazienti di età compresa tra 18 e 65 anni e tutti con pre-ipertensione: la metà di loro è stata inserita in un gruppo dove veniva praticato il Tai Chi in quattro sessioni da 60 minuti nell'arco di ogni settimana (per 12 mesi) mentre l'altra metà si è limitata a effettuare alcuni classici esercizi aerobici (camminata, corsa, ciclismo, ecc.) sempre in quattro sessioni da un'ora e sempre per un anno intero.
I risultati
Gli scienziati si sono accorti che già dopo sei mesi la riduzione della pressione sistolica (si misura quando il cuore si contrae e pompa il sangue nelle arterie) era maggiore nel gruppo del Tai Chi rispetto a quello aerobico con una riduzione della pressione sanguigna pari a 7,01 mm Hg (il primo gruppo) contro una riduzione di 4,61 mm Hg del secondo. Anche dopo 12 mesi, la pressione è risultata ridotta nei partecipanti che hanno praticato l'arte marziale. "Questo studio clinico randomizzato ha rilevato che 12 mesi di Tai Chi hanno ridotto significativamente la pressione sistolica nei pazienti con pre-ipertensione di 2,40 mm Hg in più rispetto all’esercizio aerobico. Inoltre, il gruppo del Tai Chi ha mostrato una maggiore riduzione della pressione sistolica ambulatoriale nelle 24 ore (-2,16 mm Hg) e notturna (-4,08 mm Hg) rispetto al gruppo dell’esercizio aerobico", spiegano gli scienziati.
Perché il Tai Chi fa bene
Una delle armi vincenti dell'arte marziale è che si tratta di un allenamento mente-corpo di assoluta sicurezza se praticato con moderata intensità: il Tai Chi utilizza un approccio progressivo che guida gli individui a concentrarsi su movimenti lenti e fluidi ed è adatto a persone di tutte le età. "Il Tai Chi può aiutare a migliorare la flessibilità del corpo, l’equilibrio e la funzione cardiopolmonare riducendo il rischio di cadute", aggiungono i ricercatori. È importante sottolineare, però, che questa pratica ha necessariamente bisogno di istruttori di grande esperienza e un apprendimento lento e graduale: nessuna frenesia, dunque, ma i risultati nel tempo sono diventati scientifici.
Nello studio preso in esame, infine, i ricercatori sottolineano che nonostante sia stato effettuato in piena pandemia Covid-19, si è riusciti a mantenere l'impegno per le attività fisiche previste nell'arco dei 12 mesi senza interruzioni che avrebbero potuto inficiare i risultati dello studio.Leggi anche:
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