Roma città aperta. Ma non ai turisti disabili

«Ho potuto fare il mio tour - si legge su una guida - grazie all’aiuto di alcune persone che si sono offerte di trasportarmi per le scale»

Gian Piero Milanetti

«Roma città nemica dei disabili». La capitale d’Italia - sui siti internet per turisti - è considerata la metropoli europea più irta di ostacoli per i diversamente abili in vacanza.
«Roma è una città difficile per i viaggiatori disabili», afferma senza esitazioni il sito www.romecentral.com, uno dei più popolari per i vacanzieri anglosassoni. «Ma non tanto perché la città è antica, ma perché le autorità non badano affatto ai bisogni dei disabili. La cultura italiana - si legge sul sito - sotto questo aspetto è ancora molto arretrata, rispetto agli altri Paesi europei e agli Stati Uniti.
Visitare la città è un problema per chi è costretto su una sedia a rotelle. «La maggior parte degli ascensori e delle banchine sono troppo piccole per le sedie a rotelle», avverte il sito. Negli ultimi anni, il trasporto pubblico sta migliorando con l’introduzione di bus accessibili ai disabili, si legge ancora sulla pagina web. «Ma quando l’autobus è sovraffollato (e questo accade spesso) sarà difficile salire (per il disabile, ndr). E soltano poche stazioni della metro hanno ascensori».
La difficile accessibilità dei sistemi di trasporto pubblico romani è sottolineata anche da turisti normalmente abili.
«Per essere onesti, la metro di Roma non è molto piacevole, paragonata, per esempio, a quella di Lisbona», scrive Chiara 76 dopo un viaggio nella capitale, su www.virtualtourist.com, un sito su cui ci sono ben 1.172 consigli e avvertimenti per viaggiatori in partenza per la nostra città. «È troppo affollata, molto mal ventilata e ho notato pure che non è molto utile per i portatori di handicap».
Ma i problemi per i turisti disabili, a Roma, non si limitano ai trasporti pubblici. Anche aggirarsi nei luoghi più visitati può risultare un’impresa per chi non ha più l’uso delle gambe. «I marciapiedi e le strade attorno ai siti principali sono molto accidentati per la mia sedia a rotelle, anche se non invalicabili», lamenta Mary Carol Jolley di Lilburn, Georgia, negli Stati Uniti, su www.ricksteves.com, una guida online per viaggiatori con problemi di mobilità. «Ho potuto fare il mio tour grazie all’aiuto di alcune persone gentilissime che si sono offerte di trasportare la mia sedia giù per le scalinate mentre due uomini camminavano al mio fianco sostenendomi mentre scendevo le scale. È stato davvero un miracolo avvenuto durante la settimana di Pasqua!».
Mobilità sofferta in Roma, anche per Rebecca, di Phoenix, Arizona, a causa della pavimentazione sconnessa. «Sono para (paralitica, ndr) e uso un sedia a rotelle manuale di tipo leggero. Avevo ben pianificato per Roma, ma anche così, mi sono trovata impreparata di fronte alle vaste e in qualche modo irritanti estensioni di selciato in ogni parte del centro storico, specialmente nell’area del Colosseo e di piazza San Pietro.

A un certo punto sono stata costretta ad andare a marcia indietro sul lastricato attorno al Colosseo, poiché le mie rotelle orientabili si incastravano a ogni spinta e la prospettiva di cadere fuori della mia sedia sulle pietre non mi attirava affatto!».

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