Autista bus aggredito resta invalido e viene licenziato. Campidoglio dice "No"

No al licenziamento di Federico Maruca. In Assemblea Capitolina approvata la mozione per chiedere alla sindaca di salvaguardare il posto di lavoro dell’autista

Autista bus aggredito resta invalido e viene licenziato. Campidoglio dice "No"

Un caso di cui vale la pena parlare. Una violenza inaudita, come spesso accade, sui mezzi pubblici della capitale. Autisti lasciati soli e poco assistiti quando sono al volante di un mezzo. Questa volta, però, qualcuno si è mosso. L’assemblea capitolina dice “no” al licenziamento di Federico Maruca, l’autista 34enne aggredito da un ubriaco nell’ottobre 2017 mentre cercava di difendere i suoi passeggeri in servizio su un bus di Roma Tpl. Dopo il grave incidente, è stato licenziato dall’azienda Autoservizi Troiani Srl, subappaltatrice del servizio, perché divenuto quasi cieco a un occhio e quindi giudicato inabile alla mansione.

L’Aula approva all’unanimità, con 35 voti favorevoli, una mozione a prima firma del consigliere del Pd, Giovanni Zannola, che impegna la sindaca di Roma, Virginia Raggi, e la giunta, ad attivare ogni azione per la salvaguardia del rapporto di lavoro dell’autista.

Ad assistere alla seduta dell’assemblea lo stesso Maruca. “Mi aspetto ora che la vicenda si possa risolvere nel miglior modo possibile, chiedo solo il diritto di tornare al lavoro”, spiega a Romatoday. “Certo, non come autista perché non ho recuperato la vista neanche dopo due interventi. Ma ho 34 anni e ancora tanto da dare: accetterei qualsiasi altra mansione, anche le pulizie”. Nonostante tutto quello che ha passato Federico non ha mai pensato che sarebbe stato meglio non agire. Spiega che se ognuno di noi pensasse solo a se stesso, questa sarebbe una società peggiore. E questa riflessione vale soprattutto per gli autisti, responsabili non solo del mezzo, ma soprattutto dell’incolumità dei passeggeri. “Non mi sono mai pentito, anzi. Se ne avessi avuto l’opportunità avrei fatto di più”.

L’autista vittima di un’aggressione su un bus Roma Tpl a Rocca Cencia, rimasto quasi cieco a un occhio, è stato licenziato. Questa è la verità. Autoservizi Troiani Srl gli ha inviato una raccomandata per comunicargli la risoluzione del rapporto di lavoro per giustificato motivo. Spiegandogli di aver preso la decisione a seguito delle certificazioni sulla sua non idoneità alla guida emersa dalle visite mediche, che hanno riscontrato danni permanenti. Ora Federico, che sperava di essere tutelato dall’azienda con un cambio di mansione dopo l’aggressione subita in servizio, non ha più un lavoro.

I fatti risalgono a due anni fa, quando Federico è stato preso a botte da una persona ubriaca mentre era alla guida di un autobus della linea 055 gestita da Roma Tpl, poco prima della metropolitana Finocchio. Dopo l’aspettativa è entrato in ferie forzate.

Ma i giorni a lui concessi sono terminati e non può tornare al lavoro. Lui ha ripercorso con la mente quei momenti, sicuro di aver agito correttamente. Ora una speranza si accende. Una luce che arriva direttamente dalle sale del Campidoglio.

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