“Questo è il problema di Roma”. C’è scritto a caratteri cubitali sullo striscione comparso sulla facciata del quartier generale di CasaPound. Una vecchia conoscenza della sindaca Raggi che, da anni, chiede agli organi competenti di attivarsi per sgomberare l’immobile, occupato nel 2003. Soprattutto al ministro Salvini che, pur avendo impresso un’accelerata agli sgomberi, al momento, ha in agenda ben altre priorità. La Raggi però non s’è persa d’animo ed ha continuato a bersagliare l’occupazione ad ogni piè sospinto.
Ed è proprio dei giorni scorsi l’ultimo affondo. Quello contenuto nella missiva inviata al comandante della polizia locale, Antonio Di Maggio, con cui la prima cittadina chiede di fare accertamenti ed eventualmente rimuovere la scritta marmorea che campeggia sulla facciata di via Napoleone III. Nasce da qui l’idea di affiggere uno striscione di risposta per denunciare ciò che, secondo CasaPound, si nasconderebbe dietro alle continue stilettate che arrivano dal Campidoglio. “Per cercare di sviare l’attenzione dalla propria inettitudine – denunciano da via Napoleone III in una nota – la Raggi ha da tempo deciso di individuare in CasaPound il proprio nemico principale”.
Ragionamento esplicitato nelle righe successive, nelle quali vengono elencati tutti i mali che affliggono la Capitale. “Mentre la più importante città della storia europea diventa una discarica a cielo aperto, fra rifiuti, topi, gabbiani, stazione della metro chiuse e autobus che prendono fuoco, la disastrosa giunta capitolina non sa fare di meglio che accodarsi al più trito conformismo culturale, indicando Cpi come unica fonte dei problemi dell’Urbe”.
Non manca neppure un riferimento alle occupazioni rosse e alle attività svolte dai collettivi di estrema sinistra negli atenei romani.
“L’estrema sinistra fa il bello e il cattivo tempo in città, rave illegali alla Sapienza compresi, ma l’unica occupazione presa di mira, fra le centinaia su cui sventola la bandiera rossa, è proprio quella su cui campeggia il tricolore”. Insomma, concludono: “Per il sindaco di Roma, il problema di questa città non sono i rifiuti, i trasporti da terzo mondo o i servizi sociali inesistenti, ma solo e soltanto CasaPound”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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