Lo scorso aprile la giunta capitolina aveva approvato una delibera, firmata dall'assessore Tobia Zevi, che porta la quota di alloggi riservati all'emergenza abitativa al 35%. Si tratta della percentuale di case popolari che possono essere assegnate fuori dalla graduatoria. Ma chi non ha diritto a una casa e vive quindi da abusivo, occupando gli appartamenti di altre persone, è molto di più, tanto che il piano della prefettura prevede lo sgombero di altri 29 alloggi che risultano tuttora occupati abusivamente, in ogni zona di Roma. Come riportato da Il Tempo, così molti gli abusivi dovranno davvero lasciare l’abitazione che hanno occupato.
Il piano del Campidoglio
Ma Gualtieri e la sua giunta sembra vogliano "salvare" gli okkupanti, quelli a maggior rischio sfratto. Lo scorso 17 giugno era stata approvata una delibera in cui venivano stabiliti i criteri che gli uffici appositi dovranno prendere in considerazione nello scegliere chi potrà entrare in un alloggio Erp e chi invece no, in base alla quota di riserva. Naturalmente la priorità verrà data a chi rischia di essere sfrattato a breve. Da osservare però che in fondo al documento è stato modificato il modo di calcolo. Come scritto dal sindaco capitolino e dalla sua giunta, in via ordinaria il 35% di riserva viene applicato “rispetto all'anno solare di riferimento”. Ma ecco arrivare una postilla di salvezza nel caso in cui ci sia in ballo uno sgombero imminente ordinato dal prefetto: “Ove necessario, l'individuazione degli immobili è effettuata” tenendo conto “del numero di alloggi che rientrano nella quota di riserva su base quinquennale, anche all'esito di una valutazione previsionale degli immobili da acquistare”.
Cosa succede
In poche parole, nel caso degli abitanti abusivi si considerano cinque anni, e non uno, per trovare loro una casa. Nel conteggio poi, non vengono presi in considerazione solo gli alloggi che il Campidoglio ha già a disposizione, ma anche quelli che pensa prima o poi di acquistare. Per questa trovata, l'assessore al Patrimonio Tobia Zevi ha da poco annunciato lo stanziamento totale di ben 220 milioni di euro. L'amministrazione comunale ha tenuto a sottolineare che questa operazione servirà ‘al contempo’ a consentire lo scorrimento della graduatoria Erp. Ci sono circa 14mila persone in attesa. Da vedere quante di queste persone, che sono in attesa da tempo di poter avere una casa popolare dove vivere, alla fine riusciranno davvero ad averla.
Unione Inquilini ha recentemente denunciato che, in sei mesi tra l’anno 2021 e il 2022, nella Capitale sono stati solo 37 gli alloggi assegnati a chi era in graduatoria. Dal mese di aprile le richieste di applicazione della quota di riserva sono notevolmente aumentate.Segui già la pagina di Roma de ilGiornale.it?
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