Sarà una Pasqua strana quella di quest'anno. La prima in quarantena. Il trend dei contagi continua a calare lentamente. Sono segnali incoraggianti ma la battaglia contro il coronavirus è ancora lunga. Le restrizioni per prevenire la diffusione del virus sono state prorogate fine al 13 aprile. Non ci saranno sconti né eccezioni.
E così gli italiani si preparano a celebrare la resurrezione di Gesù nelle proprie case. Nonostante l'appello del poeta Davide Rondoni che, in una lettera aperta pubblicata su Tempi, ha rivolto una supplica ai vescovi "custodi della fede, non della legge": "Lasciateci celebrare la Messa di Pasqua". E ancora: "Non lasciate che sia equiparata la Messa a un concerto, a una conferenza, a qualcosa di meno necessario di qualche etto di formaggio. È pane, vino, ne abbiamo fame, indegni e anche scossi come siamo in questa circostanza". Ne è nato un dibattito che ha visto protagonista il leader della Lega Matteo Salvini, bersagliato da tutti i fronti per aver sposato le parole di Rondoni, chiedendo di aprire le chiese ai fedeli in occasione delle festività pasquali "in maniera ordinata, composta e sanitariamente sicura". La querelle si è esaurita con una bocciatura unanime, ma il problema rimane. E non tutti sono disposti a rinunciare alle celebrazioni pasquali.
È il caso dei militanti della formazione di estrema destra Forza Nuova che si ribellano alle regole: "Noi, domenica, sfideremo divieti e quarantene, con coscienza e rispetto delle distanze, perché Pasqua senza Cristo non è Roma, non è Italia". "Mentre un regime disarticolato mette agli arresti 60 milioni di connazionali, la peggiore sinistra internazionalista e antinazionale presente sul globo pensa ad attaccare chi difende fede, libertà e futuro", si legge nel comunicato con cui Forza Nuova annuncia una processione che arriverà fino in piazza San Pietro. Un invito alla disubbidienza, lanciato all'indomani della Domenica delle Palme. Nella giornata che dà inizio alle celebrazioni della Settimana Santa, infatti, si sono registrati assembramenti fuori da alcune parrocchie di Roma e provincia.
Nella chiesa del Santissimo Sacramento di Largo Agosta, in zona Tor de Schiavi, ad esempio, il parroco è salito sul campanile per celebrare la messa e benedire i ramoscelli d'ulivo. Nel corso della celebrazione, però, i fedeli si sono riversati sul sagrato della chiesa e per disperderli sono dovuti intervenire gli agenti della polizia locale. Un episodio duramente stigmatizzato da Forza Nuova che l'ha paragonato al "terrore giacobino che si scatenò contro i cattolici" ai tempi della Rivoluzione francese. E allora: "Domenica sfileremo a Roma come fieri vandeani - scrive Forza Nuova - perché Pasqua senza Cristo e senza messa non è Roma e non è Italia".
Immediata la replica del senatore Bruno Astorre, segretario del Partito Democratico Lazio: "Chiediamo alla Prefettura e alla Questura di Roma di impedire la violazione delle regole che stanno salvando la vita dei cittadini e di fermare la vergognosa marcia di Forza Nuova".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.