Il militare trafitto col cacciavite La reazione: due colpi sul ladro straniero

Un malvivente in fuga è stato raggiunto da due colpi di pistola esplosi da un carabiniere nel tentativo di difendere il collega colpito con un cacciavite al petto

In foto, il complesso abitativo del quartiere Eur dove c'è stato il tentativo di furto
In foto, il complesso abitativo del quartiere Eur dove c'è stato il tentativo di furto

Un tentativo di furto finito nel sangue, con la morte del malvivente e il ferimento di un carabiniere. È quanto accaduto a Roma, in zona Eur Serafico, nella notte tra il 19 e il 20 settembre. Il ladro, un 56enne di origini siriane con precedenti penali, è stato raggiunto da due colpi di pistola esplosi da un militare nel tentativo di difendere il suo collega di pattuglia, aggredito e ferito precedentemente con un cacciavite dallo straniero.

L'aggressione al carabiniere e poi gli spari

Tutto è cominciato nella tarda notte di sabato. Una pattuglia dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile è intervenuta, a seguito di una segnalazione per effrazione, in un palazzo degli uffici in via Paolo Di Dono, al quartiere Eur, nell'area sud della capitale. Stando a quanto si apprende dall'agenzia stampa AdnKronos, due militari sono entrati nel cortile di uno stabile dove hanno intercettato il malvivente mentre tentava di dileguarsi con altri complici già in fuga. Spiazzato e senza più alcuna via di fuga, questi ha colpito al petto uno dei due Carabinieri con un cacciavite ferendolo gravemente. A quel punto, l'altro carabiniere ha esploso due colpi con la pistola d'ordinanza all'indirizzo dell'aggressore, colpendolo mortalmente. Entrambi i colpi, di cui solo uno andato a segno, sono stati sparati frontalmente, dall'alto verso il basso, nel tentativo di non ledere organi vitali. Le ogive dei proiettili sono state infatti trovate a pochi centimetri dal suolo.

Militare salvo per un soffio

Il carabiniere ferito, del quale non sono state fornite le generalità, presta servizio presso il Nucleo Radiomobile di Roma. Il militare è stato trasportato d'urgenza all'ospedale Sant'Eugenio ma non sarebbe in pericolo di vita. Il collega che lo ha difeso, per fortuna, è rimasto illeso. Quanto alla vittima, si tratta un siriano di 56 anni in possesso di regolare permesso di soggiorno e con precedenti per diversi reati tra cui rapina, lesione ed evasione.

Le indagini

Non è ancora chiaro da dove il gruppo criminoso si fosse introdotto nella palazzina né in che numero fossero. All’esame degli investigatori del Nucleo investigativo e della compagnia Eur anche le immagini della videosorveglianza interna all’edificio per capire il percorso che gli intrusi hanno fatto nel complesso e individuare quale fosse il loro obiettivo.

Non è chiaro se avessero già forzato porte e scrivanie, e anche per questo motivo la sezione Rilievi sta svolgendo accertamenti alla ricerca di impronte digitali lasciate dai malviventi, che potrebbero aver contato su persone fuori dal complesso per fuggire forse a bordo di un’auto. Il medico legale sta effettuando un primo esame esterno sul corpo del 56enne per capire dove sia stato raggiunto dai due proiettili esplosi dal collega del carabiniere ferito.

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