Genovese al gip: "Sconvolto e devastato", i legali: "Non è un killer"

Il ventenne si è detto sconvolto e devastato per quello che è successo. L’atto istruttorio è durato circa un’ora

Genovese al gip: "Sconvolto e devastato", i legali: "Non è un killer"

“Sono sconvolto e devastato per quello che è successo. Sono sinceramente provato sul piano umano”. Pietro Genovese è stato interrogato dal giudice per le indagini preliminari Bernadette Nicotra, che ha disposto il suo arresto dopo la morte di Camilla Romagnoli e Gaia Von Freymann, investite in Corso Francia.

Cosa hanno detto gli avvocati della difesa

I suoi avvocati, Gianluca Tognozzi e Franco Coppi, hanno detto che il ragazzo ha risposto alle domande del giudice, ma sul contenuto dell’atto istruttorio mantengono il più stretto riserbo. Hanno però aggiunto che per il momento non hanno presentato alcuna istanza di attenuazione della misura cautelare. Dovranno ancora decidere su un eventuale ricorso al Riesame. "Questa è una tragedia per tutte e tre le famiglie coinvolte", hanno detto i due legali, "Pietro Genovese non è il killer che è stato descritto e merita rispetto e comprensione come le famiglie delle due ragazze".

Genovese ha pianto durante l'interrogatorio

L’interrogatorio di garanzia ha avuto inizio poco dopo le 14 negli uffici del gip di Roma, Bernadette Nicotra, a piazzale Clodio. Il ragazzo avrebbe pianto più volte durante l’interrogatorio, ricordando quella tragica sera. In diverse occasioni si sarebbe anche fermato per prendere fiato e riuscire a rispondere alle domande che gli venivano rivolte. Come riferito ai giornalisti dall’avvocato difensore Franco Coppi, al termine dell’interrogatorio, il suo assistito “ ha inteso esternare il suo dolore e la sua angoscia al di là di quello che è accaduto. Confidiamo che il suo stato d'animo meriti un minimo di rispetto come meritano il rispetto per il dolore delle famiglie”.

Il suo legale si è detto moderatamente realista

Alla domanda se si senta ottimista, il legale ha risposto: “Ottimista? Di natura sono moderatamente realista...”. Riguardo all'interrogatorio ha poi detto: “Sul contenuto dell’interrogatorio non intendiamo parlare per ovvi motivi. Possiamo solo dire che è venuto per rispondere alle domande e ha rappresentato la sua linea di difesa. Ma soprattutto ha inteso esternare il suo dolore e la sua angoscia per quello che è accaduto al di là di quelle che saranno le valutazioni che i giudici potranno fare”. Il legale ha poi sottolineato che Genovese è un ragazzo molto provato da questa esperienza.

Ha infine detto di confidare che il suo stato d’animo meriti rispetto così come meritano rispetto i dolori delle famiglie delle due vittime. Sulla dinamica non ha infine voluto dire nulla perché, come sottolineato, sono di vecchia scuola, ritenendo che ciò che è stato detto con il giudice attualmente non possa essere rivelato. Genovese è indagato per duplice omicidio stradale nei confronti delle due 16enni che hanno perso la vita nella notte tra il 21 e il 22 dicembre scorso su Corso Francia, all'altezza di via Flaminia Vecchia, nel quartiere romano di Ponte Milvio. L’esatta dinamica dell’incidente mortale non è ancora stata del tutto chiarita. Alcuni testimoni avrebbero detto che Genovese andava a velocità sostenuta.

Lo stesso ragazzo aveva affermato di essere passato con il verde e di non aver visto le due giovani, sbucate all'improvviso dal nulla. Questa versione era stata confermata anche dall'amico che era a bordo del Suv.

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