Roma, rimossa la targa a "Orso" che morì combattendo contro l'Isis

Mercoledì mattina il Comune di Roma ha rimosso dal Parco Nomentano la targa "temporanea" dedicata a Lorenzo Orsetti, morto nel marzo 2019 in Siria mentre combatteva l'Isis a fianco dei curdi. Le istituzioni: "Bisogna aspettare 10 anni"

Roma, rimossa la targa a "Orso" che morì combattendo contro l'Isis

"Una ferita per tutta la città democratica". Così il Csa (Centro sociale autogestito) Astra descrive quanto successo mercoledì al Parco Nomentano di Roma, quando "solerti funzionari" del Comune hanno rimosso la targa che dedicava l'area verde a Lorenzo "Orso" Orsetti, il 33enne fiorentino morto il 18 marzo di quest'anno in Siria mentre combatteva gli jihadisti dello Stato Islamico.

La targa era stata inaugurata lo scorso giugno dalla comunità curda insieme al III Municipio. Un'iniziativa adottata senza il via libera del Comune che, cinque mesi dopo, ha rimosso l'arredo. "Chiediamo al III Municipio e a Roma Capitale di trovare al più presto una soluzione amministrativa. In attesa che ciò avvenga la targa tornerà comunque al suo posto", ha scritto su Facebook il Csa Astra, che promette il posizionamento di una nuova targa.

Qualche ora dopo, tramite una nota dell'ufficio stampa, è arrivata la risposta del Comune. "In relazione alla rimozione, avvenuta questa mattina, della targa dedicata a Lorenzo Orsetti nel Parco Nomentano, si rende noto che la Commissione Toponomastica di Roma Capitale ha preso in esame la mozione di intitolazione in nome di Lorenzo Orsetti, scomparso il 18 marzo del 2019, presentata dal Consiglio del Municipio III con cui veniva richiesta l’intitolazione dell’area verde in questione".

Nota che conferma l'avvio dell'iter amministrativo per l'intitolazione del parco a "Orso", anche se il Comune puntualizza che "nel rispetto delle norme" la richiesta è stata "iscritta nell'elenco di riserva", dove vanno a finire le richieste per le quali è necessario attendere che decorrano i tempi previsti dalle norme per la messa in opera".

Infatti la legge prevede che debbano trascorrere infatti di norma 10 anni prima che venga disposta l'intitolazione di una targa. "L’indubbio valore della persona - si legge nella nota - non autorizza però le modalità estemporanee disposte da enti o persone singole che non hanno la titolarità di agire in materia di toponomastica". Infine, il Comune ha accusato indirettamente il Csa Astra di avere creato, con la sua iniziativa, "confusione e disagi".

Il "partigiano" Orsetti "adottato" da il Giornale

Insomma, la sensazione è che Orsetti dovrà attendere ancora diversi anni prima che il Parco Nomentano gli venga riconosciuto. La sua storia di uomo di sinistra, compagno combattente, era stata raccontata per Il Giornale da Fausto Biloslavo.

"Lo conoscevo da tempo e l'ho intervistato l'ultima volta il 3 febbraio nel nord-est della Siria per il Giornale. Un compagno, anarchico, idealista, innamorato della causa curda, che imbracciava le armi giustamente convinto di combattere 'una battaglia di civiltà' contro un male assoluto come spiega nel video degli 'Occhi della guerra'", aveva scritto Biloslavo il giorno dopo la notizia della morte in battaglia di Orsetti.

Il quale, ancora parole di Biloslavo, "aveva combattuto per tutto l'Occidente".

Orsetti, da qualche anno, aveva aderito alla causa curda andando a combattere in Medio Oriente per difendere il Kurdistan, la terra dei curdi divisa tra mille Stati, nessuno dei quali - in modo particolare la Turchia - disposto a concedere e riconoscere loro l'indipendenza politica.

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