Tutto è cominciato da un normale controllo sulla via Tiberina. Ma nessuno, neanche le forze dell’ordine, potevano aspettarsi di trovare di fronte ai loro occhi un vero e proprio laboratorio della droga messo in piedi da questo criminale. A Capena, zona nord di Roma, i carabinieri hanno arrestato, in flagranza di reato, un 36enne già noto alle forze dell’ordine, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Il pusher, fermato nel corso di un normale controllo, è stato trovato in possesso di 5 confezioni di cocaina per un totale di 4 grammi circa, nonché di 8mila euro in banconote di vario taglio, chiaro indice dell’attività di spaccio. Per questo motivo i militari hanno fatto scattare una perquisizione anche nella sua abitazione in cui è stato trovato un vero e proprio centro di droga.
Cinque confezioni di sostanza stupefacente per un peso totale di circa un chilo di coca, un panetto di fumo del peso di 70 grammi, un barattolo contenente 370 grammi di marijuana e una pianta di cannabis già in essiccazione alta novanta centimetri. Nell’abitazione, inoltre, sono stati rinvenuti un notevole quantitativo di materiale utile per la preparazione e il confezionamento dello stupefacente, una macchina per sottovuoto, vari bilancini di precisione, nastri adesivi e coltelli intrisi di droga.
Questa operazione ricorda un’altra missione portata a termine dalle forze dell’ordine, solo pochi giorni fa. I finanzieri del Comando provinciale di Roma hanno eseguito nelle province di Roma e Rieti un’ordinanza di custodia cautelare a carico di 9 persone (8 in carcere e una ai domiciliari), accusate della pianificazione di furti e rapine ai danni di istituti di credito ed esercizi commerciali e che parallelamente erano coinvolte in attività di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Coordinati dalla procura della capitale, gli specialisti del Gico del Nucleo di polizia economico-finanziaria hanno smantellato il gruppo riconducibile a un uomo di 65 anni. Era pluripregiudicato e affermatosi nel panorama criminale romano poiché coinvolto, nel corso degli anni, in noti fatti di cronaca: tra questi, in particolare, la rapina commessa nel marzo 2010 quando, membro di un commando di 5 uomini armati e con i volti coperti aveva partecipato all’assalto una villa nel quartiere Eur, sequestrando le vittime e pretendendo la consegna di denaro e beni di valore.
Come ricostruito nel corso delle indagini, il criminale ha continuato a pianificare meticolosamente l’esecuzione di reati che non sono stati portati a
compimento grazie all’intervento delle fiamme gialle. Fino a oggi, quando tutti i membri di questa banda di malviventi è stata smantellata e consegnata alla giustizia dalle forze dell’ordine di Roma capitale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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