Tivoli, arrestato medico: sedava i pazienti e ne abusava

Il professionista si trova ora agli arresti domiciliari accusato di violenza sessuale. Toccava le parti intime di pazienti uomini. Uno però si è accorto

Tivoli, arrestato medico: sedava i pazienti e ne abusava

Un medico dell’ospedale di Tivoli, comune in provincia di Roma, è stato posto agli arresti domiciliari perché accusato di violenza sessuale. Molti i casi sospetti avvenuti negli scorsi mesi e ricostruiti dagli agenti del commissariato tiburtino. Nella giornata di ieri per il camice bianco sono scattate le manette. Le indagini sono state condotte dai poliziotti del pool antiviolenza, sotto la supervisione dell’ispettore superiore Davide Sinisbaldi.

Arrestato medico dell'ospedale di Tivoli

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il medico prima sedava parzialmente i pazienti per poter effettuare gli esami specialistici, poi toccava le parti intime delle sue vittime, tutti uomini. In un caso però il paziente di turno si è accorto di cosa stava accadendo, forse a causa di un’anestesia troppo blanda, e, una volta uscito dalla struttura ospedaliera è andato a denunciare il fatto al commissariato tiburtino, diretto dal primo dirigente Paola Di Corpo. Ulteriori indagini hanno poi permesso di scoprire altri fatti analoghi al primo. Gli arresti domiciliari sono stati disposti dal giudice per le indagini preliminari Aldo Morgigni, che ha ritenuto “sussistenti i gravi indizi di colpevolezza”.

Sedava i pazienti e ne abusava

L’Azienda ha confermato la piena collaborazione e ha ringraziato le Forze dell’ordine e la Magistratura per il lavoro svolto. Giorgio Giulio Santonocito, Direttore generale della Asl Roma 5, ha detto in merito all’arresto del medico dell’ospedale di Tivoli, cittadina alle porte della Capitale, che “si stanno già assumendo tutti i provvedimenti del caso per sospendere il soggetto dalla attività ed allontanarlo dal rapporto con l'utenza, e, pur in attesa della definizione dell'attività giudiziaria, preannuncio la volontà dell'Azienda da me rappresentata di costituirsi parte civile”.

Aggiungendo che, quanto emerso dalle indagini fino a questo momento, è un fatto assolutamente grave che deve essere condannato senza riserve. Santonocito ha anche detto: “Il nostro primo pensiero va alle presunte vittime. Nella nostra Azienda ci sono ottimi operatori e le azioni di una sola persona, sempre qualora confermate, non devono minare la fiducia dei cittadini verso l'Istituzione”. Il procuratore di Tivoli, Francesco Menditto, ha spiegato che le indagini condotte hanno reso possibile individuare le vittime che sono già state tutte ascoltate nei giorni scorsi.

Ha inoltre sottolineato che"va dato atto della professionalità e della abnegazione del personale della polizia di Stato che ha acquisito d’iniziativa la notizia di reato e che ha svolto approfondite indagini consentendo di interrompere l’attività criminosa”.

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