Cristiano Sala
Un sostegno che non ha smesso di sorreggere la squadra neanche sullo 0-2. Il pubblico della Lazio ha dimostrato sugli spalti come si vincono le partite e lundici senza fuoriclasse di Rossi ha rubato quegli ingredienti che non si trovano sulle lavagne o sui campi dallenamento. Un recupero straordinario, un 4-2 che segna la stagione. I trentamila in festa dellOlimpico, labbraccio tra squadra e tecnico: due istantanee da appendere nello spogliatoio. Rocchi, 3 gol in due partite, spiega i festeggiamenti dopo il quarto gol: «Sono andato incontro al mister ma lui mi è entrato in scivolata. Pensavo volesse farmi una mossa di wrestling...». Un sorriso che la dice tutta sul momento dellex attaccante dellEmpoli. Partito sotto tono per una condizione fisica non ottimale, dopo aver rinnovato il contratto Rocchi ha ricominciato a segnare dalla gara con il Treviso: «Siamo cresciuti tutti e soltanto se resteremo uniti riusciremo a toglierci delle soddisfazioni. Dopo questa vittoria non dobbiamo sentirci imbattibili: restiamo con i piedi per terra».
Il doppio vantaggio del Palermo sembrava irrecuperabile ma la papera di Santoni ha aperto la strada per la rimonta biancoceleste: «Abbiamo subito il vantaggio dei siciliani nel nostro miglior momento. Sul raddoppio, poi, è scattato qualcosa nella nostra mente. Il primo gol ci ha dato speranza, il pareggio la convinzione di potercela fare. Liverani e Pandev hanno permesso alla squadra di giocare in profondità, creando molte occasioni sotto porta. Del Neri? Contro di noi ha subito 7 gol in due partite (compreso il derby dello scorso anno ndr) ma si tratta solo di una casualità. Rimane un grande tecnico». Lultima battuta è sul contratto a rendimento. Ricordando lassist servito a Pandev, qualcuno gli chiede se, oltre ai gol, negli incentivi sono compresi gli assist: «Non ci abbiamo pensato. Che sfiga!». Il compagno di stanza di Rocchi ha dato forfeit allultimo minuto. Un problema intestinale che ha costretto Di Canio in tribuna. Il numero nove biancoceleste ha sostenuto i compagni dalla Monte Mario: «Questa vittoria è un segnale forte che la Lazio ha dato dopo la sconfitta di Milano. Cè stata una bella reazione e vedere 3 gol in 10 minuti è stato come assistere ad uno spettacolo».
In sala stampa, Delio Rossi arriva con maglietta e tuta. Il completo ufficiale è in lavanderia, dopo lo scivolone davanti alla panchina di Del Neri. Unemozione forte, vissuta sul manto erboso dellOlimpico: «Tutta colpa delle scarpe. Se avessi avuto i tacchetti non sarei andato lungo per terra». Un sorriso che fa ben sperare, dopo i musi lunghi di San Siro: «Ai ragazzi avevo chiesto proprio questo tipo di reazione. Nonostante lo svantaggio negli spogliatoi gli ho detto di continuare a giocare a calcio, visto che lo avevamo fatto così bene nel corso dei primo tempo. La Lazio era viva, pimpante e la rimonta è arrivata col cuore, una squadra sontuosa». Un successo così se lo ricorderà a lungo. Nessuno si sognava di vincere una gara messa così male: «Una vittoria così non me la ricordo.
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