Anche l'uomo scivola sulla buccia d'arancia

Marco Palma

Dai 30 anni in poi non c'è scampo: la cellulite colpisce una donna su due. Indipendentemente da bellezza, colore della pelle, peso corporeo, l'inestetismo della buccia di arancia compare su glutei, addome, cosce, gambe. Parti diverse con un solo colpevole: gli estrogeni, quegli ormoni femminili che favoriscono la ritenzione idrica che tende a depositarsi ed essere più evidente nelle zone di maggior deposito di grasso.

Ma chi pensa che la cellulite colpisca solo le donne deve ricredersi: la Pefs (pannicolopatia edemato-fibro-sclerotica) fa vittime anche fra gli uomini e colpisce il tessuto adiposo e linfatico: una rallentata circolazione della linfa impedisce di utilizzare le riserve di grasso. L'inestetismo si manifesta soprattutto sull'addome. Il danno estetico? Pelle a buccia d'arancia, gonfiore alle gambe dovuto al trattenimento dei liquidi, scarso tono muscolare.

Che fare allora? «La ritenzione idrica non è la sola responsabile della cellulite. Sotto accusa ci sono anche una dieta squilibrata ricca di carni rosse e povera di verdura e frutta, troppi carboidrati e poco pesce, eccessivo consumo di sale e poca ingestione di liquidi, scarso movimento fisico e conseguente aumento di peso oppure il fumo di sigaretta» dice il dottor Carlo Proietti, dell'Istituto di Dermatologia dell'Università La Sapienza di Roma. Un problema fastidioso «che può essere in gran parte controllato: il movimento favorisce la circolazione periferica e di conseguenza miglioramento del drenaggio linfatico. A condizione che il nuoto, il footing, la palestra siano costanti nel tempo».

I TRE NEMICI

Se il fumo, danneggiando la circolazione, crea problemi ai capillari e al tessuto connettivo, a favorire la cellulite sono anche caffé ed alcol: «Essendo vasocostrittori diminuiscono la quantità di sangue in circolo, bloccano l'ossigenazione dei tessuti e favoriscono di conseguenza la cellulite aggiunge il dottor Cesare Nobili specialista in scienze motorie così come un nemico per le donne sono i tacchi alti, che possono provocare una postura non corretta, gonfiore alle gambe, una non ottimale circolazione del ritorno venoso e di conseguenza una ritenzione idrica».

A CHI TOCCA?

Ma quanti tipi di cellulite esistono? Quella compatta colpisce di preferenza soggetti in buona condizione fisica e con una muscolatura tonica. In genere persone obese o di peso leggermente superiore alla norma, ma può comparire anche nei magri. E' stabile e non subisce alcuna variazione sia nella posizione eretta che in quella distesa. Alla palpazione è dolorosa. L'epidermide appare fine e delicata, la cute ruvida e secca e spesso si formano smagliature. Il tessuto, preso tra le dita, sembra quasi incollato ai piani sottostanti. La cellulite flaccida (molle) si manifesta specialmente in persone di mezza età, che hanno un tessuto ipotonico, oppure in quei soggetti che variano di peso in modo poco equilibrato. Il passaggio dalla posizione distesa a quella eretta evidenzia la sua fluttuazione. I tessuti colpiti sono molto imbibiti e questo causa quella fluttuazione della parte, specialmente durante la deambulazione. La cellulite edematosa si manifesta in associazione a quella compatta, di preferenza sulla gamba, e rappresenta la conseguenza abbastanza comune di patologie circolatorie caratterizzate da un importante ristagno di liquidi nei tessuti. E' dolorosa alla palpazione e, talvolta, anche durante la deambulazione.

LA CHIRURGIA

Come contrastare la cellulite il cui avanzamento sembra inesorabile? «Non è azzardato dire che va combattuta quasi ogni giorno: dieta appropriata, bere molta acqua ma soprattutto esercizio fisico e postura adeguata. Pochi semplici esercizi da fare prima con l'aiuto di un fisioterpista e poi a casa servono per far rimanere in forma il nostro fisico». E se questo non bastasse? «Per eliminare la cellulite si ricorre nella quasi totalità dei casi alla liposuzione, cioè l'asportazione dei pannicoli adiposi nelle zone dove questo ristagno è più evidente aggiunge Carlo Proietti e viene fatta in anestesia locale o generale, secondo le indicazioni dello specialista, mediante asportazione con ago cannula. Va eseguito in strutture adeguate e da personale medico ed ausiliario particolarmente specializzato. A questo deve seguire un adeguato stile di vita, alimentare e di movimento, altrimenti tutto alla lunga è inutile».

Da ultimo la cosmesi. «Nessun risultato miracoloso dobbiamo aspettarci dai prodotti cosmetici, ma un aiuto sì dice la make-up artist Camilla Cantini - Insieme ad un'alimentazione corretta e all'attività fisica costituiscono un aiuto nel minimizzare la cellulite grazie soprattutto al massaggio che stimola il micro circolo ed aiuta a sciogliere gli accumuli adiposi.

Tra i più efficaci troviamo escina ed ippocastano che aiutano a ripristinare una giusta circolazione tra i tessuti, ma anche betulla drenante e vite rossa ed ancora caffeina, estratti di tè ed alghe per la loro attività lipolitica».

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