Il ministro dell'Ambiente Sergio Costa è intervenuto al Consiglio Ambiente Ue lanciando la proposta di vietare le bottiglie di plastica dagli ambienti pubblici, in maniera tale da poter ridurre il consumo che ne facciamo
Il ministro Sergio Costa ha inoltre parlato dell'acqua potabile, chiedendo che il pubblico vigili sul privato: «essenziale che l'Ue garantisca il diritto all'acqua potabile e l'accesso all'acqua a tutti. Considerando che questa è un bene comune». Continuando, sempre il ministro: «non è soggetta al mercato unico» e «va mantenuto il monitoraggio pubblico sui privati». Sergio Costa è intervenuto in Consiglio in base ad una proposta lanciata già a febbraio attraverso la quale si voleva rendere l'acqua del rubinetto più sicura e fruibile a tutti. La proposta di febbraio contiene importanti novità che, una volta entrate a regime, permetterebbero al cittadino di poter risparmiare sulle bollette e soprattutto sul consumo eccessivo che oggi si fa della plastica.
La proposta del ministro è stata anche riportata con un tweet sul profilo ufficiale Twitter del Ministero dell'Ambiente
La fornitura di #acqua potabile e la gestione delle risorse idriche non siano soggetti alle logiche del mercato unico e i servizi idrici siano esclusi da qualsiasi liberalizzazione perché l'acqua è bene comune e un diritto umano essenziale @SergioCosta_min @EUCouncil pic.twitter.com/1FcXhhutrR
— Ministero Ambiente (@minambienteIT) June 25, 2018
L'Ue sta inoltre correndo ai ripari a causa dei rifiuti che si trovano in mare, essendo questi composti per il 70% da prodotti monouso che vengono portati in spiaggia per poi essere abbandonati.
L'obiettivo Ue è quello di riuscire a ridurre del 90% il consumo di prodotti monouso entro il 2025, non per tutti verranno applicate le stesse norme ma si punta a sostituire la plastica con un materiale alternativo per alcuni oggetti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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