Marco Palma
In medicina è anche conosciuta come la malattia che assomiglia a Giano bifronte, divinità romana bicefala. Perché parlare oggi solo di malattia reumatica non è infatti corretto. Un tempo quando si diceva «soffro di reumatismi» si diceva anche «cambia tempo» o «cambia stagione» con la prevalenza di dolori alle articolazioni, specie alla spalla o al ginocchio. «Oggi non è più solo così: perché i reumatismi sono il sintomo di cause specifiche a monte e non sempre collegabili fra loro. Dove non è solo presente il dolore, ma esiste disabilità, perdita dell'autonomia, con un peggioramento non solo della qualità della vita ma in diversi casi della longevità dello stesso malato. Sia per effetti collaterali di farmaci, sia anche perché vengono colpiti organi vitali dice a Il Giornale il Professor Giancarlo Ferraccioli, reumatologo dell'Università Cattolica di Roma e dunque dobbiamo parlare di reumatismo infiammatorio, degenerativo, metabolico ed extraarticolare».
Quelli di tipo infiammatorio sono sicuramente i più gravi: sono legati a meccanismi autoimmunitari che colpiscono le articolazioni ed i tessuti limitrofi. I principali reumatismi infiammatori «sono l'artrite reumatoide, l'artrite psoriasica, la spondilite anchilosante aggiunge Ferraccioli e dunque non sono certamente patologie legate al freddo, al cambiamento del tempo o alla stagionalità. Né sono forme legate all'età: esistono forme che compaiono in età pediatrica e vanno fino all'età senile con la loro massima incidenza in età adulta».
Riguardo alle artriti «che colpiscono l'apparato locomotore è del tutto evidente che il sintomo principale è il dolore accompagnato ad una limitazione della funzione articolare più o meno importante; dolore ma anche rossore, e a volte tumefazione. «Tutti sintomi da non sottovalutare e da riferire immediatamente allo specialista dice il prof. Lorenzo Dagna primario del centro di Reumatologia ed Immunologia clinica dell'ospedale San Raffaele di Milano mentre non vanno fatte assolutamente delle autodiagnosi, prendendo farmaci non prescritti dal medico ma riferiti dal parente o dall'amico come medicinali risolutori».
Diverso è il discorso per le artriti infiammatorie dove l'importanza di una immediata valutazione clinica ed una adeguata terapia può migliorare l'evoluzione della malattia ed i sintomi ad essa legata». E sempre nelle forme infiammatorie le cure appropriate sono fondamentali: farmaci cortisonici o i FANS sono armi a disposizione dei malati «ma assolutamente veicolati, prescritti, controllati dallo specialista».
Un discorso a parte meritano i bambini e le tante «malattie reumatiche» che si manifestano in età pediatrica purtroppo non sempre diagnosticate non solo in tempo ma in modo corretto. In media ogni anno si ammalano in Italia 10mila bambini di malattie reumatiche, in particolare artrite pediatrica. Ma quali sono i primi sintomi non sempre facili, vista l'età, ad essere diagnosticati? «Una zoppia o un andamento dolorante persistente; dolori ai gomiti, alle giunture, alle ginocchia, ai fianchi; difficoltà a giocare, correre, salire e soprattutto scendere le scale. Forme che possono portare ad una disabilità nel bambino e poi nell'adulto afferma il dott. Giovanni Serviglieri dell'Istituto di Pediatria dell'Università La Sapienza di Roma e che provocano un peggioramento della qualità della vita anche all'interno di tutto il nucleo familiare. La forma più diffusa è l'artrite idiopatica giovanile, detta anche artrite reumatoide del bambino; per poi passare al lupus eritematoso sistemico, poliartrite nodosa e tante altre».
Anche in questi casi «esistono dei Centri di riferimento in Italia specifici per queste forme morbose di malattie pediatriche. Necessitano di una diagnosi e di terapie assolutamente mirate e da monitorare nel tempo. Ma una cosa deve essere molto chiara ai genitori: non c'è assolutamente bisogno di recarsi all'estero per queste malattie.
L'Italia è in campo internazionale un paese dove strutture, personale medico ed ausiliario, strumentistica per diagnosi e terapie sono ai primi posti. Prova ne sia che vengono in Italia i bambini di molte nazioni a curarsi».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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