Iris Catarsi
Fianchi troppo larghi, culotte de cheval, addome prominente. Sono forme che possono comparire nel corpo di molte donne. Stiamo parlando di «adiposità localizzate». «Sono accumuli di grasso sottocutaneo in aree caratteristiche del corpo», risponde la dottoressa Fiorella Donati, chirurgo plastico, ricostruttivo ed estetico e titolare di una clinica di chirurgia plastica a Milano. «Sono lì perché si è stati progettati con una determinata forma. Ben diversa è invece la condizione di sovrappeso, rappresentata dal grasso distribuito su tutto il corpo».
Questi inestetismi non scompaiono con la dieta e la palestra. Anzi, eccedere nel ricorso a queste strategie può alla lunga causare più danni che benefici. «Quanto più si dimagrisce - avverte la dottoressa Donati - tanto più le adiposità localizzate risultano evidenti perché il resto del corpo si assottiglia, mentre esse restano invariate, con ancora maggiore sproporzione. Sono i casi delle silhouette ginoidi (fianchi grossi e torace sottile), con il profilo a goccia d'olio, e del biotipo androgino (adiposità dalla vita in su)».
Una soluzione all'avanguardia che risolve definitivamente queste adiposità è la liposcultura. Si tratta di un intervento di quantità e di qualità. Di quantità perché porta a decisi cali ponderali e perdita di taglie; di qualità, in quanto rimodella le forme del corpo.
«Oggi - spiega il chirurgo plastico - ci avvaliamo di una nuova tecnica, la liposcultura tridimensionale a 360°, che si basa sul principio del total body contour reshaping (ridefinizione dell'intero profilo del corpo). Eliminiamo il grasso dove è in eccesso e, se necessario, lo reintroduciamo dove manca, perché la bellezza è il risultato della proporzione tra le parti. Le gambe, per essere veramente belle, devono essere in armonia nei loro vari componenti: la caviglia deve essere in proporzione con il polpaccio, il polpaccio con il ginocchio e così via. Ciò è ottenibile con la liposcultura 3D. Come sempre, è fondamentale il disegno pre-operatorio: le caviglie devono essere sottili, per dare risalto alla rotondità dei polpacci; così le ginocchia e la porzione centrale tra le due cosce devono essere leggermente scavate. Ci sono tre punti luce (concavità) all'interno delle gambe: tra le caviglie, sotto le ginocchia e nella parte media delle cosce. Lateralmente, la riduzione delle cosiddette culotte de cheval determina uno slanciamento dell'arto; inoltre, lipoaspirando tutta la superficie, si snellisce l'intera gamba; infine il sedere, da quadrato, diventa tondo, con una rotazione verso l'alto del solco gluteo».
Il risultato è definitivo perché le cellule adipose vengono rimosse e quelle residue non hanno la capacità di moltiplicarsi. Per aspirare i cuscinetti adiposi si utilizzano cannule di diametro piccolissimo (2-3 mm).
Essendo sottilissime, le cannule rispettano vasi sanguigni e nervi, e la pelle rimane liscia e levigata.L'intervento può essere effettuato in anestesia locale con sedazione. La sera si torna a casa e si riprende la vita normale nei giorni successivi.
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