Quegli inestetici brufoli sul volto e anche sul corpo

L'acne è una patologia cronica. Chi e quando colpisce. Il parere della dermatologa sulle terapie

Franca Iannici

La salute e la bellezza della pelle sono legati a un corretto stile di vita e una sana alimentazione anche se molto dipende da fattori genetici e dall'equilibrio ormonale che cambia in diversi momenti della vita (adolescenza, gravidanza e menopausa). L'acne è la malattia cronica della pelle più diffusa e colpisce il 79-95% degli adolescenti, circa il 40% degli adulti over 25, le donne in fase premestruale. Si tratta di una malattia a evoluzione benigna caratterizzata dalla presenza di comedoni (punti neri e bianchi), pelle unta (seborrea), brufoli infiammati sul viso, sul collo, torace e schiena. Altri elementi che possono scatenare l'acne sono l'assunzione di alcuni farmaci, l'uso continuativo di cosmetici che non lasciano traspirare la pelle, un'alimentazione disordinata con cibo-spazzatura, il fumo, scarsa igiene e l'uso di prodotti particolarmente aggressivi. Ma come si possono eliminare le cicatrici causate dalle lesioni acneiche?

«Per contrastare l'infiammazione il dermatologo deve affiancare alla terapia farmacologica una terapia cosmetologica che preservi la pelle dagli effetti collaterali che i farmaci possono causare alterando il film idrolipidico, lo strato naturale che riveste la pelle e protegge dalle aggressioni esterne», spiega Pucci Romano, specialista in dermatologia e presidente di Skineco (Associazione internazionale di ecodermatologia). Altrettanto importanti sono i prodotti utilizzati per curare l'acne che devono contenere principi attivi per un effetto anti-infiammatorio, sebonormalizzante, ad azione idratante, cicatrizzante e schiarente con l'obiettivo di «normalizzare» e «calmare».

«Le tre fasi fondamentali dell'accudimento cosmetico sono detersione, make-up e fotoprotezione», aggiunge la specialista. Il primo step è curare l'infiammazione ed evitare l'uso di detergenti aggressivi che possano alterare il film idrolipidico. Per la detersione è efficace un panno in microfibra con acqua e detergente, perché lava delicatamente e asporta residui cellulari, trucco, sporco, sebo, accelerando e favorendo il ricambio cellulare. Per prevenire le cicatrici acneiche è necessario aumentare il tournover cellulare grazie al soft peeling, eseguendo la detersione con un pannetto in microfibra e con l'applicazione di argille e caolino che aiutano la rigenerazione della pelle. Ovviamente è bene ricordare che schiacciare i brufoli non solo è controproducente per l'evoluzione dello stesso, ma aumenta il rischio di causare cicatrici permanenti.

Il secondo step è l'idratazione per proteggere la membrana cellulare dei cheratinociti (le cellule principali della cute) e scongiurare ulteriori infiammazioni. Per quanto riguarda la protezione è necessario individuare i prodotti giusti per interagire con le terapie e accorciare i tempi di guarigione, riducendo il rischio di esiti cicatriziali. «I cosmetici da utilizzare non devono contenere sostanze come isopropyl myristate, isopropyl palmitate, paraffinum liquidum e i ben noti petrolatum che esercitano un effetto occlusivo e favoriscono il circolo vizioso dell'infiammazione», precisa Pucci Romano.

È molto importante utilizzare un prodotto consigliato dal dermatologo per una

foto protezione adeguata nei periodi di massima esposizione al sole. Le stesse caratteristiche formulative devono essere rispettate anche per quanto riguarda i prodotti del make-up: fondotinta, correttori, ciprie, polveri.

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