Salvini: "Zaia non si tocca" Contestazioni a Genova

Il segretario della Lega: "Dispiace per Tosi, ma non c'è tempo per le polemiche interne". Fischi e fumogeni dai centri sociali

Salvini: "Zaia non si tocca" Contestazioni a Genova

In una Genova blindata per le contestazioni dei centri sociali, Matteo Salvini torna a parlare della rottura con Flavio Tosi.

"Sono sempre dispiaciuto se c’è un leghista deluso ma sul Veneto io da ieri sono al lavoro con Luca Zaia per confermare il buon governo di questi cinque anni", ha detto il segretario della Lega Nord, "Non ho più tempo per le polemiche interne, per i litigi e per le beghe. Ognuno è adulto e vaccinato. Luca Zaia è un patrimonio che è mio dovere tutelare e rioffrire ai veneti che sceglieranno se votare lui o la Moretti. Zaia non si tocca".

A Genova però Salvini è stato contestato da una cinquantina di giovani dei centri sociali che ha sfilato in corteo verso il Teatro della Gioventù dove il segretario ha tenuto un comizio per Edoardo Rixi, vicesegretario federale del partito del Carroccio e candidato alla presidenza della Regione Liguria. I manifestanti hanno sfilato con due striscioni. In uno è scritto "Fuori i razzisti dalle città" e nell’altro "Genova antifascista". Accesi anche fumogeni e scanditi slogan contro Salvini, accusato di essere fascista.

"Ognuno è libero di manifestare come vuole basta che non rompa le scatole a cittadini e poliziotti", ha ribattuto lui, "Sono però stufo di fare comizi blindati, non è democrazia. Uno manifesta con le idee, non con la violenza. Questa non è Genova, è un’altra roba. La democrazia prevede che ci sia gente che non la pensa come me e esponga le sue idee pacificamente. Non è democrazia cercare di impedire di sfasciare e rompere le scatole a decine di poliziotti e carabinieri che, invece di fare il loro lavoro, devono proteggere mamme, papà e nonni che vengono a sentire un dibattito sulla Liguria. Questa non è contestazione ma è mezza delinquenza".

Intanto anche Fratelli d'Italia, dopo la Lega, scende in piazza contro il governo Renzi. Corteo a Venezia con in testa la leader Giorgia Meloni e Ignazio La Russa, sui temi delle tasse, della sicurezza e contro la corruzione. Il corteo si concluderà in campo san Geremia, davanti alla sede della Rai. "Vogliamo far nascere un nuovo centrodestra - ha detto La Russa - e oggi chiudiamo il cerchio dopo la manifestazione della Lega a Roma, di cui siamo stati ospiti. Oggi ricambiamo il gesto per fare fronte comune contro la politica di Matteo Renzi". "Siamo qui - ha puntualizzato - per protestare contro le tasse, la delinquenza, il malaffare e la corruzione, con un grande segno di passione ma anche pronti alla proposta".

"Abbiamo governato 20 anni con la Lega - ha poi sottolineato, riguardo al rapporto con il Carroccio - ma se prima c’era bisogno di una mediazione tra le parti, perchè certo la secessione per noi non andava bene, ora possiamo stare assieme con più facilità, perchè questi ostacoli sono scomparsi".

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