Samp o Juve? Marotta sfoglia la margherita

Samp o Juve? Marotta sfoglia la margherita

Per ora la risposta di Beppe Marotta alla Juventus resta un «ni». L'amministratore delegato della Sampdoria ieri ha ammesso di essere indeciso tra la Sampdoria e la Juventus e che la trattativa c'è, così come c'è stato l'incontro con l'amministratore delegato bianconero Blanc. Mai come questa volta Marotta è vicino ad andare via: tanti rumors negli anni passati ma mai l'addio era veramente possibile. Ora la situazione è cambiata: alla Juventus c'è una smobilitazione con il diesse Alessio Secco che sembra destinato a lasciare dopo la stagione deludente della squadra allenata prima da Ranieri poi da Ciro Ferrara.
Marotta ora non si può più nascondere e ieri ha ammesso: «Confermo il corteggiamento della Juventus e il fatto che mi sono incontrato con l'amministratore delegato bianconero Blanc a Milano, ma sono incontri di routine, si è parlato anche di mercato e di Lega come succede sempre a Milano. Sono lusingato da questo interesse e sarei ipocrita a dire il contrario. Io ho un grande legame con la Samp dove svolgo una mansione importante e al momento sono indeciso e ho anche un contratto fino al 2011, dopo tanti anni subentrano anche gli affetti. In passato il mio nome è stato accostato anche ad altri club ma confermo che oggi sono qua e sto lavorando per la Sampdoria. Con la Juventus ho parlato anche di Mirante il cui contratto è in compartecipazione».
Il dirigente quindi è in bilico ma l'impressione è che al momento sia più no che sì. Per tanti buoni motivi. Il primo e il più importante è che alla Juventus Marotta non sarebbe il numero uno, come invece è alla Sampdoria, mentre dovrebbe rapportarsi comunque con il potere decisionale di Blanc. Il dirigente non si sbilancia ma fa capire di essere legato alla Sampdoria in maniere particolare: «Sono lusingato dell'accostamento tra il mio nome e quello della Juventus, ma al momento resto un dirigente della Sampdoria». Eppure la proposta giunta da Torino sembra essere di quelle difficili da rifiutare: ruolo da direttore generale più cinque anni di contratto sostanzioso. Forse per questo Marotta, nel mirino della Juve ormai da circa 3 anni, appare tentennante e si è preso qualche giorno di tempo per decidere: «Nel mercato - ha aggiunto a Sky - anche per i dirigenti accade come per i giocatori: quello che non succede oggi può succedere domani. Però sono legatissimo alla Sampdoria e alla famiglia Garrone». Il momento della stagione, infatti, non sembra fra i più propizi per un cambio di scrivania anche perché c'è il mercato: «Di percentuali non ne faccio ma posso confermare l'affetto per Garrone e questo vale tanto in prospettiva futura». Se si dovesse arrivare all'addio ecco che i nomi più quotati sono quelli di Sartori, attuale diesse del Chievo e anche compagno di squadra di Del Neri nella Sampdoria proprio nella stagione '80-'81, e del diesse Roberto Zanzi attualmente al Bologna.
Intanto se Marotta rischia ad essere ad un passo dall'addio, anche Antonio Cassano sente sempre più rimbombare la campane interiste, tanto che lo stesso Marotta è stato abbastanza chiaro: «Antonio ha tante possibilità e dipende tutto da lui».
Come se non bastasse Mourinho che, questione Ibrhaimovic a parte, ha chiesto un altro attaccante, ieri a chiamare in maglia nerazzurra il bomber di Barivecchia è stato Mario Balotelli, che ha ringraziato Cassano dal ritiro della Nazionale azzurra: «Ho avuto vari attestati di stima dopo le offese razziste ricevute. Ma quello che più m'è stato vicino è Antonio Cassano. Mi ha spiegato gli errori che ho commesso, le esperienze da lui vissute e mi ha riempito di consigli. Sì, un po' mi ha stupito la cosa, perché vedendolo da fuori mi ero fatto un’altra idea di lui. E invece è diverso, positivo, e mi ha aiutato molto».

Cassano che si avvicina all'Inter? «Non so se l'anno venturo giocheremo insieme, so solo che tra poco saremo nella stessa squadra: salgo in camera e lo schiero al mio fianco, nella play station».Insomma, due pezzi pregiati rischiano di partire.

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