Sampdoria, ora Mazzarri fa retromarcia

Sampdoria, ora Mazzarri fa retromarcia

Altra puntata. Una delle ultime, probabilmente. Ieri è stato il giorno della conferenza stampa del tecnico Walter Mazzarri, più che altro un appello a sostenere la squadra per la gara di questo pomeriggio contro la Juventus. Ma la partita è passata in secondo piano: Mazzarri va o resta? Ormai tutte le parole sembrano sempre di più addii, come quelle pronunciate ieri dall'allenatore toscano, che inizia così: «Questa volta comincio io. Mi sono scritto qualche appunto perché vorrei precisare alcuni aspetti della vicenda. Parlo con chiarezza come ho sempre fatto in tutti questi mesi. Tanto per cominciare ho grande rispetto dei nostri tifosi e spero che con la Juventus possano sostenerci fino alla fine come hanno sempre fatto in questi mesi. Spero anche che possa essere una festa per questa grande annata e ho sottolineato le ultime due parole con tre punti esclamativi». Poi, sul contratto: «Ha ragione Marotta quando dice che i matrimoni si fanno in due. Da parte mia c’è la massima totale disponibilità e volontà a incontrare la società per programmare il futuro della Sampdoria. Io sono ottimista».
Ieri c'è stato, dopo quello al Torneo Ravano, un altro incontro. Interlocutorio, anche se ormai le posizioni sono lontanissime: le dichiarazioni di Mazzarri non sono piaciute alla società e questo potrebbe bastare per un «arrivederci e grazie». L'addio definitivo ci sarà la prossima settimana, anche perché il tecnico ha continuato con frasi che certamente non hanno sgombrato il campo dal pessimismo: «Non ho nulla da aggiungere a ciò che hanno detto il presidente Riccardo Garrone e l'amministratore delegato Beppe Marotta, hanno fatto alcune considerazioni e sono persone che stimo». Sul vertice con la società ha chiosato così: «Io sono un dipendente, ho grande rispetto dei ruoli e aspetto una chiamata». In queste settimane si è anche parlato a lungo di alcuni club, in primis Napoli e Lazio, che vorrebbero Mazzarri in panchina. Anche queste voci non sono piaciute alla Sampdoria. Ma il tecnico precisa: «Dovrebbe essere motivo d'orgoglio sapere che il proprio allenatore è apprezzato anche da alcuni operatori di mercato perché questo vuol dire che si è lavorato bene».
Il tecnico blucerchiato rimanda alcune considerazioni a fine campionato. Mazzarri aveva parlato di «cose che non mi sono garbate»: «Sono discorsi che farò alla fine dopo aver parlato con la società. Poi per quanto riguarda il merito mi sembrava che qualcuno, come gli organi di stampa, non me lo avessero riconosciuto appieno, soprattutto per la portata dei risultati che si stavano conseguendo».
Al tecnico però interessa soprattutto finire bene, anche perché è inutile negare che oggi pomeriggio, dopo le parole di questa settimana, i tifosi blucerchiati potrebbero accoglierlo molto freddamente e certamente non dare vita a quella festa che invece invoca lo stesso allenatore.

Alla fine insomma è stata un'altra giornata che ha allontanato ancora di più Mazzarri e la Samp.
Potrebbe essere l'ultima partita? «E chi l'ha detto, nella vita non si sa mai quello che può succedere». Ma questa volta gli indizi iniziano ad essere molti.

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