Sanità, nelle regioni «rosse» più privata che in Lombardia

La Lombardia è prima in Italia per i posti letto forniti dagli ospedali pubblici. Mentre quelli messi a disposizione dalle cliniche private sono in percentuale di meno che in realtà amministrate da giunte rosse come il Lazio e la Campania. Nella nostra regione le strutture pubbliche possono contare infatti su 29.365 posti letto, oltre 12mila in più dei 17.028 del Lazio ed esattamente il doppio dell'Emilia-Romagna, che ne ha solo 14.673. Numeri forniti dal sito Internet dell'ex ministero della Salute, che smentiscono le accuse rivolte alla giunta regionale dopo lo scandalo della clinica Santa Rita. Per il centrosinistra, una conseguenza del sistema lombardo che privilegerebbe la sanità privata su quella pubblica. Al contrario, gli ospedali pubblici della Lombardia battono quelli di popolose regioni del centrosinistra: non soltanto la Campania, con soli 12.449 posti letto, e la Puglia, con 12.576, ma anche il Piemonte (13.211) e la Toscana (11.403).
Se è vero che la Lombardia è la regione con più abitanti, il confronto tra il numero di posti letto negli ospedali privati e quelli negli ospedali pubblici fuga ogni dubbio. Nella nostra regione infatti le cliniche private accreditate contano il 22,4% dei posti letto totali, molti meno che nel Lazio (32,28%), in Campania (31,86%) e soprattutto in Calabria (42%). La Lombardia si posiziona in linea non soltanto con la media nazionale (20,61%), ma soprattutto con regioni simbolo della sanità rossa come l'Emilia-Romagna (19,05%) e il Piemonte (21,34%). E anche sul fronte della ricerca la sanità pubblica della nostra regione viaggia sui grandi numeri. Negli istituti lombardi di carattere scientifico in grado di ospitare pazienti sono infatti disponibili 5.877 posti letto, quasi la metà dei 12.294 presenti in tutta Italia e il triplo rispetto ai 2.017 del Lazio. A netta distanza tutte le altre regioni, dal Piemonte (660 posti letto), all'Emilia-Romagna (330), ai soli 75 della Toscana.
Una situazione ben diversa emerge invece se si vanno a vedere gli ambulatori e i laboratori privati. In Lombardia ce ne sono infatti 5,3 ogni 100mila abitanti, una cifra che colloca la nostra regione al quattordicesimo posto in Italia per questo tipo di strutture. Ci superano infatti non solo la Sicilia (28,2 ogni 100mila abitanti), ma anche Campania (20,5), Calabria (12,5), Sardegna (11,8), Lazio (11,6), Molise (11,2), Toscana (10,6), Puglia (9,1), Abruzzo (8,7), Liguria e Basilicata (8), Alto Adige (6,7) e Marche (6). Come osserva Remo Arduini, professore dell'Università statale ed esperto di economia sanitaria, «tradizionalmente la sanità pubblica lombarda è sempre stata di livello migliore rispetto a quella piemontese o emiliana.

Ma nel tempo gli ospedali della nostra regione sono stati in grado di aumentare ulteriormente i loro standard qualitativi, come certificato da diverse ricerche scientifiche. È dunque una forzatura mettere in relazione le scelte di indirizzo della politica sanitaria adottate dalla giunta lombarda con le indagini della magistratura».

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