A Sanremo dubbi e incertezze prima di alzare il sipario

Amadeus aprirà il 2 marzo all'Ariston l'edizione più controversa e difficile di sempre

A Sanremo dubbi e  incertezze prima di alzare il sipario

Un'incertezza così non c'era mai stata. Il Festival di Sanremo edizione «70+1», come l'ha ribattezzata Amadeus, è previsto dal 2 al 6 marzo ma al momento sembra più che altro un evento a geometria variabile. Molto variabile. Sono stati scelti i cantanti in gara, si conosce una parte degli ospiti, c'è il solito mercato di indiscrezioni, ma su tutto grava lo spettro della pandemia. Un mare di incertezze logistiche, ma non solo, che ogni giorno viene agitato da qualche novità. Il prefetto di Imperia ha escluso il pubblico pagante o a inviti in platea all'Ariston. Amadeus ha detto al Corriere che il Festival si fa a marzo oppure arrivederci al 2022. Gianni Rezza ha chiesto il rispetto delle stesse regole per tutti gli altri eventi pubblici e si augura «belle canzoni». Locatelli del Consiglio Superiore di Sanità spera che Sanremo «sensibilizzi sul vaccino». Enzo Mazza della Fimi, ossia la Confindustria dei discografici, chiede «grande sicurezza». Infine c'è l'amministrazione di Sanremo che si vede smantellare la costellazione di eventi che abitualmente segue il Festival. Da ultimo il «super palco» in piazza Colombo, con la gragnuola di eventi e sponsor che si porta dietro. Infine, nella percezione collettiva, c'è lo spettro della crisi economica, che indiscutibilmente aggrava l'atmosfera sanremese. E c'è anche il confronto con altri grandi eventi nel mondo che in queste settimane sono stati obbligati ad andare in scena soltanto «online» oppure che, come le Olimpiadi di Tokyo, sono a rischio di cancellazione definitiva. Insomma, il Festival di Sanremo non è mai stato così in bilico, così incerto, così fumoso a poche settimane dalla messa in scena. Ai cantanti in gara sono state date, a quanto riportano le indiscrezioni, regole ferree e ovvie limitazioni di spostamento. A quanto pare, ciascuno di loro dovrà presentarsi all'Ariston circa un'ora prima dell'ingresso sul palco già in abbigliamento di scena con «trucco e parrucco» effettuato in albergo. Limitato anche, com'è naturale, il personale che seguirà ciascun artista.

Per capirci, come in tutte le altre realtà anche a Sanremo ci sono barriere impensabili fino all'anno scorso. E il futuro immediato non promette miglioramenti o certezze. È tutto in divenire. E anche in questa situazione, il Festival di Sanremo si conferma come uno dei punti nevralgici della nostra vita pubblica.

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