Era la notte di San Lorenzo del 1998 e, come tutte le notti di San Lorenzo, il cielo era cosparso di stelle cadenti in festa. Ma il cielo di Roma quel 10 agosto aveva un motivo in più per festeggiare: in un ospedale romano vedeva la luce una bella bimba di nome Sara. Una bimba dal cognome (Schlingensiepen) ai più impronunciabile (salvo avere dimestichezza con la lingua germanica), al punto di riuscire a «intimorire», nel presentarla, anche la brava Antonella Clerici, ma che nel tempo avrebbe dimostrato doti canore di tutto rispetto. Tanto da chiedere ben presto, alletà di 8 anni, a mamma Paola e a papà Stefan (tedesco sì, ma trasferitosi a vivere a Roma, dalla nonna italiana, alletà di 13 anni) di iscriverla ad un corso di canto.
Dalle parti di Formello, dove vive la famiglia Schlingensiepen, si trova la scuola «La Bottega del Suono» che ha come direttore artistico un nome di tutto rispetto: Marcello Cirillo. Sara viene subito accontentata e si applica con dedizione al corso di canto. E niente ha potuto, per fermarla, neanche quel maledetto mal di gola venutole alla quarta puntata della terza edizione di Ti lascio una canzone, trasmissione che purtroppo non lha vista in gara ma comunque scelta tra i protagonisti. Così eccola duettare con nomi di grido del nostro panorama musicale come Gigliola Cinquetti (Alle porte del sole), Irene Grandi (Bruci la città) o Edoardo Vianello (Guarda come dondolo). Anche se indirettamente in gara ci è stata eccome, visto che la canzone vincitrice questanno di Ti lascio una canzone è stata Girotondo intorno al mondo del rimpianto Sergio Endrigo, un brano eseguito da tutti i ragazzi insieme, esattamente come accaduto nella prima edizione quando a vincere fu la battistiana Il mio canto libero.
Sara vive a Formello. E le «influenze» si fanno sentire eccome. Anche se Sara più che alla Lazio ha iniziato a guardare verso Nord, in direzione di Milano, alla squadra «gemella» Inter. Con buona pace di mamma Paola, romanista sfegatata. Anche se il cuore di mamma prevale quando Sara canta. E allora dice «va be', certe debolezze se possono pure perdona».
Una passione innata per il canto, quella di Sara Schlingensiepen. Tanto da non avere un proprio cantante preferito («mi piace un po tutta la musica, italiana e straniera») e da nutrire il profondo desiderio di partecipare a un musical, «genere che amo moltissimo». Ma non solo musical: al suo attivo Sara ha anche concerti live, come quello per la ricostruzione del Conservatorio dellAquila o la partecipazione alla Notte Bianca di Albano Laziale. Oltre a diverse serate con il simpatico Marcello Cirillo o con i comici di Zelig.
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