Scalpelli: "Un sindaco sceriffo per affrontare la situazione"

Il sociologo: "Il degrado in Centrale è intollerabile". Sala chiede al Governo più uomini e telecamere.

Scalpelli: "Un sindaco sceriffo per affrontare la situazione"

Lo stupro in Centrale? «Mi sono sentito con Prefettura e Questura, il ministro tornerà presto a Milano, obiettivamente è un lavoro lungo che richiede tanto impegno - la replica del sindaco all'indomani della notizia della terribile violenza in Stazione -. Non ho mai scaricato su altri le responsabilità, ma è evidente che il ministero è fondamentale, le forze di polizia sono fondamentali nel fare rispettare la sicurezza. Con il Ministro Piantedosi noi si lavora». Così se è vero che certe competenze non sono del sindaco, è anche vero che Sala ha sempre negato che ci fosse un'emergenza nella zona della Stazione e non ha mai battuto i pugni sul tavolo per chiedere un intervento deciso del Governo. Tanto pronto a parlare di qualsiasi tipo di diritto, sembra dimentico del fatto che anche la sicurezza è un diritto inalienabile e come tale sia suo compito garantire.

Cosa serve quindi in Stazione? «Il tema è che si deve aumentare ancora di più la presenza di uomini, qualche centinaio secondo le stime della Prefettura, di telecamere, quindi è un lavoro che non finirà mai, però noi non abbiamo abbandonato l'idea di un pieno recupero della sicurezza in Centrale».

Per Sergio Scalpelli presidente dell'Associazione Pierlombardo Culture e del Centro internazionale di Brera, già assessore del Comune «c'è un riflesso sociologico che fa sì che buona parte della sinistra tenda a identificare la sicurezza con fenomeni sociologici complessi su cui origina l'immigrazione clandestina». Tradotto: c'è una sorta di tabù, di cui è prigioniera la sinistra che non vuole identificare il problema della sicurezza con la lotta all'immigrazione clandestina. «È un riflesso condizionato - continua Scalpelli - che porta a non capire che la politica amministrativa deve avere un comportamento inflessibile rispetto a certi fenomeni. Il sindaco deve chiedere alla Prefettura un aumento del presidio in tutte quelle zone che minano l'incolumità dei cittadini. Perchè la sicurezza, non dimentichiamolo è un diritto». Milano sta andando molto bene dal punto di vista della ripresa e dell'immagine internazionale, come ha appena dimostrato il Salone del Mobile con migliaia di professionisti arrivati da tutto il mondo - il ragionamento - merito delle amministrazioni che si sono succedute dagli Anni '90 a oggi, ma la sicurezza è un tema che può compromettere l'immagine internazionale della città. «Vorrei vedere a Milano un sindaco sceriffo, inflessibile nel contrasto di certi fenomeni. La Centrale è li sotto gli occhi di tutti, è la principale porta di accesso a MIlano ed è intollerabile il clima di generale insicurezza che si respira attraversandola. La situazione è chiara, evidente e non più tollerabile: va risolta».

Il senatore Riccardo de Corato, già vicesindaco ricorda come dal Viminale, da novembre ad oggi, siano state fatte diverse Operazioni, soprattutto nelle zone limitrofe alle Stazioni, ma Polizia e Carabinieri non riescono più, da soli, a combattere la notevole delinquenza.

«Questi sono i risultati delle marce pro-immigrati, volute dal Centrosinistra, in particolare da Sala e Majorino! Come ha annunciato la Questura di Milano due settimane fa, il 95% dei furti con destrezza e il 75% delle rapine su pubblica via, sono compiuti da stranieri. Mi auguro che il Ministro chieda subito al Sindaco di utilizzare i 3.200 vigili di cui dispone perché da troppo tempo la città ne è priva e ne risente molto».

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