Schiacciata la Grecia la Germania è in semifinale

Schiacciata la Grecia la Germania è in semifinale

Tira la Germania: tira l’Europa, tira nel calcio, tira in porta. Niente rigori, sono bastati i gol. Che poi debba ritrovarsi contro Inghilterra o Italia, non saranno gran problemi. Per lei, ovviamente. Questa Germania farà venire mal di testa a tutti. Germania come sempre, più di sempre. Non ci sarà un Beckenbauer, ieri si è permessa di lasciare in panca Supermario Gomez e se l’è presa pure comoda giocando a chi sbaglia non paga, ma poi appena messo piede sull’acceleratore.... Ciao Grecia, torna a casa. Dicono le statistiche che i panzeroni per l’ottava volta sono in semifinale europea e hanno vinto le ultime 15 partite consecutive ufficiali. Nessuno mai come loro, Spagna, Olanda, Francia si sono fermate a 14. Forse anche i numeri dicono qualcosa. Si, vabbè li guardiamo già troppo in economia....

La Germania è stata sprecona e predona, maramalda e soporifera. Ha giocato partita quasi da sola. E qualcuno tra sprecona e predona ci avrà ricostruito la parola spread per cavarne il solito banale pensiero economo-filosofico moderno: spread calcistico alto. Una volta si diceva: questa vale, l’altra molto meno. In questo senso la Grecia ha fatto intuire subito quanto era nel suo valore: difesa accanita e guizzi da contropiede. Certo, non aveva fatto i conti con un portiere mani di burro e riflessi da gatto sazio. Invece la Germania, rivoluzionata e riarredata in attacco dalle astuzie del suo bel Gioacchino (Low), è riuscita ad essere indisponente nel tiro a segno costato una marea di errori e di gol buttati.

Non c’è stato bisogno di rimpiangere gli assenti, ma certo che i presenti erano peggio di Penelope. Il trio davanti totalmente diverso da quelli precedenti, prometteva bene. Dentro il laziale Klose. Fuori Podolski e al suo posto Schuerrle. Infine escluso il fantasmino Mueller con preferenza per Reus, appena passato al Borussia Dortmund per 17 milioni di euro. Non se la sono cavata male, soprattutto sfruttando la difesa quasi passiva dei greci. Reus molto animoso, Schuerrle molto voglioso, Klose attento a sfruttare le situazioni. Risultato 4 gol e tanto altro: un gol annullato (Schuerrle) per fuorigioco dopo tre minuti, una serie di spiattellate passato il ventesimo minuto. Almeno cinque occasioni da gol, buttando palloni dovunque tranne che in rete.

E solo capitan Lahm ha trovato presto la soluzione per far sorridere tutti i panzeroni al minuto 39, calciando finalmente un pallone con un pizzico di mira raffinata, lasciando di marmo Sifakis, portiere greco che non passerà certo alla storia, vista l’ennesima incertezza. Per i greci avrà anche la colpa di aver fatto saltare di gioia la signora Merkel che, certo, non gode di grande hit parade avendo subito un bel raccolto di fischi all’ingresso in tribuna.
E se il devastante scialacquare tedesco del primo tempo poteva lasciar dubbi sulla mira, alcuni scricchiolii difensivi, insomma qualche svagatezza ha trovato conferma all’inizio della ripresa, quando un devastante contropiede orchestrato da Salpingidis e concluso in gol da Samaras ha fatto scendere i tedeschi dal piedestallo e li ha rimessi faccia a faccia con la realtà.

C’è da ammettere che i panzeroni hanno qualità di concentrazione e di forza fisico-morale difficilmente pareggiabili e, in sei minuti, hanno riproposto la miglior faccia andando a pescare il gol con un’accoppiata Boateng (cross)-Khedira straripante nel suo colpo al volo.

Poi Klose (testa) e Reus hanno reso più convincente il bottino. Il rigore realizzato da Salpingindis, e provocato da Boateng, ha invece solo rispiegato che i tedeschi sono un po’ meno tedeschi là dietro. Avviso, e speranza, per i naviganti.

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