Scuola, acqua e infrastrutture così il gruppo aiuta le persone

Ecco i piani in Mozambico, Congo, Ghana e Nigeria

Valter Pagliarulo

Eni porta avanti in ogni Paese nel quale opera numerosi progetti che fanno parte del modello di sostenibilità connaturato al dna dell'azienda fin dalla sua fondazione. In Mozambico, ad esempio, il Cane a sei zampe punta all'apprendimento a 360 gradi dalla scuola primaria alla formazione professionale. Eni ha siglato un accordo con il Dipartimento provinciale per l'Educazione e la cultura, la Municipalità di Pemba e il Consiglio comunitario per migliorare la scolarizzazione nel quartiere di Paquitequete (Pemba), attraverso l'apertura nel 2014 di una scuola primaria, la fornitura di materiale scolastico e lo svolgimento di attività di sensibilizzazione e promozione su tematiche sociali e ambientali. I beneficiari diretti sono circa 2.000 bambini e 40 insegnanti, mentre quelli indiretti sono 13mila, includendo le famiglie e la comunità.

Nella Repubblica del Congo il progetto integrato Hinda coinvolge 22 villaggi con circa 25mila residenti, su un'area di 830 chilometri quadrati contribuendo allo sviluppo sostenibile delle comunità locali e al miglioramento delle condizioni di vita, anche tramite l'accesso all'acqua potabile. Gli interventi hanno previsto la costruzione di infrastrutture e l'attivazione dei servizi di base, carenti in questa area, rispondendo ai bisogni primari della popolazione: accesso all'acqua pulita, cure mediche, educazione primaria e produzione di cibo. Attraverso 22 pozzi di acqua potabile circa 13 mila persone hanno accesso all'acqua pulita.

Eni è impegnata nella costruzione di infrastrutture per la produzione e il trasporto di gas sia destinate all'esportazione che al consumo locale per la generazione di energia. La società guidata dall'ad Claudio Descalzi investe, inoltre, circa 2 miliardi di dollari per valorizzare il gas associato all'estrazione degli idrocarburi per mezzo della costruzione e del rinnovamento di reti e centrali elettriche. La Nigeria e il Congo sono i primi due esempi dell'applicazione di questo modello con 1 Gigawatt installato per oltre 18 milioni di persone.

In Ghana, alla fine di giugno, è stato avviato un giacimento che produrrà 180 milioni di piedi cubi di gas al giorno per almeno 15 anni: si chiama Sankof, e permetterà di convertire a gas metà della capacità di generazione di energia elettrica del Paese.

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