Silvia Castello
Gioco e realtà. Sarebbe stata promossa anche da Donald Winnicott liniziativa a favore dei genitori, del decalogo «anti-discolo» stilato dagli esperti dellospedale pediatrico Bambino Gesù in occasione della riapertura dellanno scolastico 2006-2007. Sono 550mila, tra cui 51mila nel Lazio, i piccoli che siederanno per la prima volta sui banchi delle elementari. Ecco quindi come far amare la scuola ai propri figli fin dal primo giorno, attraverso un apprendimento consapevole e ricco di curiosità stimolanti, partendo dai preziosi consigli inseriti in un vademecum e «speciale scuola» a 360 gradi. (consultabile anche sul sito internet www.ospedalebambinogesu.it).
Tra i contenuti anche le «pillole di pediatria» della dottoressa Simona Gentile del Dipartimento di Neuroscienze, che indicano come facilitare psicologicamente lingresso del bambino nella scuola elementare. «In genere - spiega la Gentile - ladattamento avviene con naturalità e il bambino percepisce il passaggio dalla scuola materna alla elementare come un momento di crescita gratificante per lui che si sente grande. E un po come uscire dal confine protetto della propria casa, da solo, col proprio bagaglio costruito nei precedenti cinque anni e avventurarsi verso un mondo nuovo, verso la crescita e quindi verso la vita con le sue sfide ed i suoi rischi. Soprattutto comincia a sperimentare il piacere di investire le sue energie nei processi di conoscenza e di apprendimento del nuovo, in tutti i suoi aspetti cognitivi, affettivi e sociali».
Ed è in questa fase che i genitori, per sostenere i bambini al meglio, affinché linserimento e ladattamento allambiente scolastico e allo studio avvengano in modo sereno e armonioso, devono «sensibilizzare il piccolo nel suo processo di responsabilizzazione e condivisione delle regole scolastiche, dando il buon esempio nel rispettare gli orari, nel prendersi cura del materiale scolastico e nel rispetto delle indicazioni date dagli insegnanti», continua la dottoressa. Il bambino va poi «rassicurato sulla possibilità di mantenere ancora spazi e tempi dedicati al gioco e alla ricreazione, collaborando, quando possibile e in accordo con i docenti, ad attività integrative». «Occorre inoltre prestare molta attenzione - suggeriscono gli psicologi del Bambino Gesù- al prodursi di difficoltà nelladattamento, quali ad esempio, fenomeni regressivi e manifestazioni di ansia come risvegli notturni, enuresi, tic. Spesso frequenti ma transitori, questi sintomi non devono allarmare perché tendono a risolversi spontaneamente quando il bambino acquisisce sicurezza nella nuova situazione».
Tra le «dritte» degli esperti è indicata anche la postura corretta consigliabile durante le lezioni. Spiega così il dottor Armando Calzolari del Dipartimento di medicina pediatrica che «nelle ore di scuola è quasi inutile invitare il bambino a stare dritto con la schiena. In realtà, il concetto di postura corretta è molto discutibile, esiste quello di attenzione che aiuta la capacità di concentrazione, tramite una modifica continua della posizione sulla sedia. Quindi è meglio non assumere una determinata posizione e mantenerla per ore, ma modificarla spesso». E il peso eccessivo dei libri? Il dottor Calzolari non drammatizza.
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