Lo smantellamento di Triboniano? Solamente «una provocazione». A meno di un mese dalla lettera di Palazzo Marino alle 104 famiglie rom del campo regolare, con cui si annunciava lo sgombero entro il 30 giugno 2010, la data della chiusura definitiva sembra infatti destinata a slittare. Secondo lassessore ai Servizi sociali Mariolina Moioli la «minaccia» serviva solo per dare una scossa ai nomadi e far loro capire che devono trovare al più presto una sistemazione alternativa.
Non ci sarebbe dunque alcuna intenzione di metterli tutti in strada entro l'estate, come ha spiegato lassessore alla rivista Vita, l'altro ieri in edicola: «La scadenza indicata è una sorta di provocazione positiva, volta a innescare reazioni dimpegno da parte dei rom affinché trovino unaltra sistemazione». Anche perché, come sottolinea l'esponente di giunta, la priorità del Comune è «lintegrazione delle famiglie che hanno avviato un percorso di lavoro e autonomia, e lallontanamento di chi non avrà rispettato le regole».
«Certe cose accadono perché lassessore si chiama Moioli, quando dallanno prossimo, dopo il rinnovo dellamministrazione comunale, sarà un leghista le cose andranno in modo diverso» è il commento a stretto giro del capogruppo del Carroccio in Comune, leuroparlamentare Matteo Salvini. Il quale non fa mistero di come «Lassessorato alle Politiche sociali sia uno di quelli che ci interessano di più». E aggiunge infine il lumbard: «Per fortuna abbiamo a disposizione 13 milioni di euro per risolvere lemergenza rom, ma questo non è tanto per merito di un assessore come la Moioli, quanto di un ministro come Roberto Maroni».
Ma le dichiarazioni della Moioli non soddisfano neppure la stessa Casa della carità, che per prima aveva rimarcato come la scadenza del 30 giugno fosse troppo ravvicinata. Per il responsabile degli operatori della fondazione, Fiorenzo De Molli, «Con questi continui annunci e rinvii, Palazzo Marino dà ai rom la sensazione che alla fin fine non succederà nulla. È un po come dire a un bambino Guarda che ti do una sberla e poi non dargliela: così non si otterrà un bel niente».
«Le parole riportate dal settimanale Vita non fanno parte del mio linguaggio - ribatte l'assessore Moioli -. Ho soltanto detto che se invece del 30 giugno le famiglie rom troveranno una casa in affitto il 15 luglio, non cambia poi tanto. Meglio anticipare la scadenza, per poi gestire la situazione con un minimo di elasticità. Però il termine definitivo non cambia: entro fine anno Triboniano deve essere vuoto. Ma per riuscire a spostare tutte le famiglie ci vogliono almeno sei mesi e quindi è necessario iniziare per tempo le procedure che porteranno al definitivo allontanamento dei nomadi da quellarea».
Ma non si fa attendere neppure la risposta dellassessore Mariolina Moioli al Carroccio: «Pochi giorni fa mi sono incontrato a Palazzo Marino con due esponenti leghisti, Stefano Bolognini e Massimiliano Orsatti, oltre allo stesso Matteo Salvini e soprattutto il primo mi ha fatto i complimenti per il fatto che la situazione legata alla presenza dei rom in città sia molto migliorata. La Lega non può continuare con questo gioco bifronte, riconoscendo a tu per tu quanto realizzato dallamministrazione, salvo poi negarla di fronte allopinione pubblica».
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