Sneakers, le scarpe fatte apposta per vivere

Dalle bianche Superga (rivisitate) alle «One Soul» 7 giorni su 7: ecco come unire sport e aplomb

Lucia Serlenga

La vera casa dell'uomo non è una casa, è la strada. La vita stessa è un viaggio da fare a piedi. Parola di un grande viaggiatore come Bruce Chatwin che legge nel desiderio di ogni individuo la necessità di andare lontano, spedito e lieve, anche solo girando l'angolo del suo palazzo. Ecco perché negli ultimi anni anche nella vita dell'uomo attento ed elegante sono entrate con grande autorevolezza le sneaker. Scarpe fatte per vivere pienamente. Il dibattito, tuttavia, resta acceso sul loro aspetto e sul loro uso: c'è chi le pretende forti e aggressive, colorate e sfacciate, chi le vuole discrete e quasi anonime, perfette per accompagnare anche un completo formale. I più fashionisti le mettono assolutamente bianche sotto tutto ma anche creative e quindi preferibilmente con i jeans. Sta di fatto che rimane inalterato il fascino dei classici che hanno fatto la storia. Vedi Superga che nella sua versione di tela arrivò sul mercato nel 1929 e che nel frattempo ha calzato milioni e milioni di piedi. Oggi è uno dei brand di proprietà di BasicNet e con la nuova collezione primavera-estate 2018 propone innumerevoli tentazioni. «Dopo esserci concentrati, negli ultimi anni, sulla ricerca stilistica e sull'interpretabilità della 2750, il nostro modello-icona - spiega Lorenzo Boglione, vice president for sales del gruppo BasicNet - per Superga è iniziata una nuova fase, dedicata alla storicità del brand e al suo heritage. Naturalmente, nella collezione che presentiamo a Pitti, la ricerca di nuovi materiali, tessuti e fantasie modulati sulla 2750 restano un punto fermo, in cui entrano in gioco grafiche e materiali nuovi come il suede traforato, il lino e la rete». Ma oltre il 2750, Superga si presenta con una sorta di orchestra fatta di classici e di modelli contemporanei, sia per il lavoro sia per il tempo libero, dalle sneaker al mocassino alle slip-on e perfino lo stivaletto Beatles.

Ma intorno al tema sneaker ci sono tante, interessanti variazioni che riguardano la prossima bella stagione. Si chiama «One soul» il nuovo progetto sneaker di Alberto Guardiani che racchiude in una sola anima due universi, quello maschile e quello femminile: fondo running e una tomaia essenziale, condensa lo spirito active con l'aplomb formale. La fruibilità di questa scarpa è 24 ore su sette giorni, tempo libero, ufficio, cocktail e quant'altro. La costruzione sartoriale si evidenzia nei dettagli: fondo tecnico composto da tre parti, puntale cucito in vitello gommato, battistrada che riproduce nel motivo a rilievo il logo della maison, elemento in metallo sulla fascia della tomaia in vitello gommato che trasforma la sneaker in un'agile slip-on. Insomma, prendi una ma hai tanto tanto di più. La nuova sneaker di Pollini si chiama «Modern Brit» ed è realizzata interamente in Italia. Due i materiali: velour o vitello bottalato ultrasoft e quattro le varianti colore, dal malva e verde scarabeo fino alle combinazioni multi tono alternando motivi brogue d'ispirazione british, profili a contrasto e linguette in gomma personalizzate con il logo Pollini impresso a rilievo.

La nuova city sneaker è in vendita a dal 13 giugno presso l'e-store pollini.com e all'interno della boutique multimarca Spazio A di Firenze. Le sneaker di Voile Blanche vogliono diventare veri e propri appunti di stile attraverso l'uso di tele rustiche in lino e juta, intrecci effetto alveare, velour con inserti in nylon e tomaie in pelle e rete, motivi vegetali come palme o alghe che si trasformano in grafiche astratte e texture indecifrabili, fondi pennellati nella vernice poliuretanica con effetto liquido. E poi cartoline digitali dai tropici con reti sovrapposte a disegni floreali che raccontano di un giardino virtuale con colori pastello e associazioni luminose, fibre plastiche o vegetali che diventano superfici traslucide e nebbiose, con graphic-prints di gusto pop.

Fuori dall'universo sneaker ma profondamente concepite per far muovere passi veloci nell'universo, le alternative. Testoni per esempio propone con il modello I29 - «I» è un fortissimo senso di appartenenza e identità, «29» identifica l'anno in cui l'avventura a.

testoni è iniziata una stringata che sa di vissuto: fondo carrarmato ispirazione deserto boot realizzata in tessuto canvas slavato e vitello scamosciato. Diversa la concezione di Baldini che firma addirittura un mocassino nella variante vitello bianco con fondo ricoperto in cuoio naturale e suola in gomma. Un pezzo che parla d'estate italiana.

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