Sale l'aspettativa di vita degli italiani. Si arriva a 81,5 anni. Secondi solo alla Spagna

Secondo gli ultimi dati di Eurostat, in Europa gli italiani hanno una delle più alte aspettative di vita. Secondi solo alla Spagna

Sale l'aspettativa di vita degli italiani. Si arriva a 81,5 anni. Secondi solo alla Spagna
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Dopo il disastro portato dal Covid, tra restrizioni, chiusure e impossibilità di cura, dove si erano persi oltre due anni sull'aspettativa di vita, l'Italia torna a crescere in questo ambito, arrivando ora a 81,5 anni. Il nostro Paese, rispetto alla media dell'Unione Europea si piazza al secondo posto, ad un'incollatura dalla Spagna.

I dati di Eurostat

Questa bella notizia arriva dai dati preliminari Eurostat del 2023, l'aspettativa di vita alla nascita nell'Ue è di 81,5 anni, in aumento di 0,9 anni rispetto al 2022 e di 0,2 anni rispetto al livello pre-pandemico del 2019. Quello dell'Ue è un valore sensibilmente superiore, di oltre cinque anni, all'aspettativa media di vita alla nascita negli Usa, che è di 76,4 anni (fonte Cdc di Atlanta). In 15 Paesi, l'aspettativa di vita ha superato la media dell'Ue: le più alte si registrano in Spagna (84 anni), Italia (83,8 anni) e Malta (83,6 anni). Al contrario, l'aspettativa di vita più bassa è stata registrata per Bulgaria (75,8 anni), Lettonia (75,9) e Romania (76,6).

Italiani sempre più longevi

I dati corrispondono anche a numerosi studi che sottolineano come uno stile di vita sano possa essere fondamentale e l'Italia nonostante i grandi problemi comuni a molte altre nazioni, riesce ad averlo grazie soprattutto alle nostre produzioni agricole vere eccellenze nel mondo, alla cucina e a tutte le produzioni territoriali di cui non siamo secondi a nessuno.

Così mentre continua il segno negativo per quanto riguarda le nascite, c'è un netto segno positivo per quanto riguarda la longevità con una diminuzione nel 2023 di 54mila decessi rispetto all'anno precedente secondo un report Istat. Il 75% della diminuzione interessa in particolare, individui di almeno 80 anni di età. Una fascia di popolazione, come detto, particolarmente colpita negli anni della pandemia durante i quali c'è stato un significativo eccesso di mortalità anticipata, soprattutto nella componente più fragile.

Tornati a livelli pre Covid

La mortalità precoce della fascia osservata a varie ondate nell'arco del triennio 2020-22, anni durante i quali si sono avuti rispettivamente 740mila, 701mila e 715mila decessi, i massimi mai riscontrati in precedenza, ha comportato un ritorno quasi ai livelli di mortalità di epoca pre-pandemica. Tra gli uomini la speranza di vita alla nascita raggiunge gli 81,1 anni (+6 mesi sul 2022) mentre tra le donne si riscontra un dato di 85,2 anni e un guadagno sul 2022 leggermente inferiore a quello maschile (+5 mesi). Così mentre gli uomini hanno recuperato i livelli di sopravvivenza ante pandemia (precisamente 81,1 anni nel 2019), le donne presentano ancora margini di recupero (85,4 anni nel 2019).

Differenze tra Nord e Sud

Nel Nord la speranza di vita alla nascita è di 81,7 anni per gli uomini e di 85,7 anni per le donne; i primi guadagnano sette mesi sul 2022, le donne invece sei. Il Trentino-Alto Adige si conferma la regione con la più alta speranza di vita sia tra gli uomini (82,2) sia tra le donne (86,5); la Valle d'Aosta è invece la regione che consegue il maggior guadagno sull'anno precedente, un anno per gli uomini e otto mesi per le donne.

Nel Centro la speranza di vita alla nascita è poco inferiore a quella del Nord, 81,6 anni per gli uomini e 85,6 anni per le donne: per i primi l'incremento sul 2022 è di sei mesi, mentre per le seconde di quattro. La speranza di vita più alta tra gli uomini si rileva in Toscana (81,9), per le donne nelle Marche e in Umbria (85,9).

Nel Sud si registrano i valori più contenuti della speranza di vita alla nascita, 80 anni per gli uomini e 84,3 anni per le donne.

Per gli uomini si profila un campo di variazione che va da un minimo di 79,4 anni in Campania a un massimo di 80,6 anni in Abruzzo. Lo stesso che si riscontra tra le donne, dove in ogni caso si passa dagli 83,6 anni della Campania agli 85,5 dell'Abruzzo.

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