Elisabetta Pisa
da Lugano
Il maltempo ha messo in ginocchio mezza Europa. Svizzera, Austria, Germania e Croazia i Paesi colpiti da piogge torrenziali che negli ultimi giorni hanno provocato sette morti, tre feriti e quattro dispersi. Frane, fiumi e laghi straripati, strade e case allagate, auto completamente sottacqua, interi paesi isolati: è uno scenario desolante quello che si è presentato ai soccorritori che lavorano incessantemente per portare in salvo la popolazione e costruire barriere di sabbia per contenere la furia dei corsi dacqua.
Londata di maltempo ha reso difficili anche i collegamenti con lItalia: un gruppo di parrocchiani toscani in vacanza nella cittadina austriaca di Pfunds, al confine con la Svizzera, è rimasto bloccato. Lalbergo dove alloggiavano è stato completamente allagato: un torrente è uscito dagli argini e lacqua ha invaso la struttura poco dopo che i cento parrocchiani della chiesa di San Michele di Pontassieve erano stati trasferiti in un altro albergo. Il gruppo era partito per lAustria venerdì scorso. Il rientro, previsto per il 29 agosto, era stato anticipato a ieri: decisione, però, presa troppo tardi. Le strade sono impraticabili. In Austria sono chiusi i passi Resia e Rombo. Anche laccesso al passo dello Stelvio sul versante altoatesino è bloccato per una frana nei pressi di Trafoi-Gomagoi; chiusa anche lautostrada dellInntalk, il proseguimento del Brennero, fra Kramsach e Kiefersfelden.
Ma la situazione di vera e propria emergenza è in Svizzera: ieri si è aggravato il bilancio con quattro morti, due dispersi, 2500 sfollati e mezzo miliardo di franchi di danni. Da venerdì scorso non smette di piovere nel centro della Confederazione. Nella notte di lunedì due pompieri sono stati travolti da una colata di fango nella zona dellEntlebuch, vicino a Lucerna, mentre erano intenti a costruire un muro per mettere al riparo una casa. Lunedì sera una donna è morta a Brienz, nel Canton Berna, nel crollo della sua abitazione. Poco prima della mezzanotte il fiume Glyssibach è uscito dagli argini, portandosi via tutto quello che incontrava sulla sua strada: ha distrutto otto case e ne ha danneggiate altre tredici. Una persona è dispersa. Anche nel Canton Zurigo un ruscello ingrossatosi allimprovviso ha provocato una vittima: ha travolto un uomo, ritrovato vicino a Dürnten. Stessa sorte a Küblis, nei Grigioni, per unanziana di 72 anni, che ieri intorno alle 10, mentre stava portando a spasso il cane, è stata colpita da un albero, che lha trascinata nel fiume Landquart. Nello stesso Cantone è anche crollato un ponte della ferrovia. Nei Grigioni, così come nei Cantoni di Berna, Lucerna, Argovia, Svitto e Obvaldo il maltempo ieri non accennava proprio a dare una tregua. Difficile prestare i soccorsi per il pericolo di frane. Molti paesi sono rimasti senza elettricità, impossibili anche i collegamenti telefonici, difficoltosa la viabilità, interrotto pure il traffico ferroviario internazionale. I treni delle Ferrovie Federali Svizzere non circolano sullasse Nord-Sud. Chiusi il tunnel e il passo del San Gottardo - il traffico stradale è stato dirottato sul San Bernardino - e la dogana commerciale di Chiasso-Brogeda al confine con la Lombardia.
Se le valli devono fare i conti con montagne che si sgretolano, non va meglio nelle città. A Lucerna le acque della Reuss e del Lago dei Quattro Cantoni hanno sommerso diverse strade. In alcuni Comuni del Canton Lucerna - Emmen, Rothenburg e Vitznau - lacqua non è più potabile. Le inondazioni hanno contaminato le condutture. A Berna è stato chiuso laeroporto per lallagamento della pista, mentre il quartiere della Matte, nel centro storico, è invaso dal fiume Aar: lacqua ha raggiunto il primo piano delle abitazioni. La Protezione civile ha messo in salvo pure gli animali dello zoo di Tierpark.
Anche in Austria è alto lallarme: a Soelden un operaio è morto, mentre stava lavorando in un capannone, su cui si è abbattuta una frana; altre due persone sono morte e altre due disperse.
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