La tendenza del cinema degli ultimi anni verso il biopic ha coinvolto anche l'attore ispanico Antonio Banderas, che dovrà girare un film tratto dalla storia dello stilista Gianni Versace. E intanto si è sbloccato anche un altro vecchio progetto su una pellicola sul pittore Pablo Picasso.
In questi giorni, Banderas è ospite alla 13esima edizione di Ischia Global Film & Musica fest, dove è stato insignito del Legend Award: nel corso della premiazione "Zorro" ha pensato di dedicarsi a un siparietto divertente, duettando a tempo di rap con Clementino e Alessandro Siani. Inoltre l'istrione ha dimostrato un gran senso dell'umorismo nell'apprezzare l'imitazione che il comico Maurizio Crozza rende in TV, in relazione alla pubblicità in cui recita Banderas e per la quale ha un contratto firmato ancora per due anni.
«Interpretare Versace sarà fantastico - ha spiegato Banderas, approfondendo il discorso sui progetti cinematografici - è un personaggio così speciale. Le riprese partiranno a marzo, stiamo finendo la sceneggiatura. Quella di Versace è una storia pazzesca, pensando da dove è partito, ma anche a quella fine orrenda. Con Picasso dovremmo partire l'anno prossimo, le difficoltà sono state molte. Sono molto felice di interpretare il pittore, è anche curioso che sia nato poco distante da casa mia. Nel film racconteremo i 33 giorni in cui Picasso ha dipinto Guernica».
Banderas ha anche affermato di non aver mai smarrito le sue radici mediterranee, di amare il cinema italiano e di voler recitare per Paolo Sorrentino e Giuseppe Tornatore. Ma ha anche spiegato come si sia trasformato negli anni il cinema statunitense. «Sento insieme ad altri di aver fatto parte di una piccola rivoluzione - ha chiosato Banderas - Sono arrivato in America quando la comunità ispanica non aveva quasi rappresentanza, e a noi attribuivano solo ruoli da cattivo. Penso a Mambo Kings, il mio primo film americano. Ma cinque anni dopo ero Zorro, e il cattivo era biondo e con gli occhi azzurri. Poi c'è stato "Il gatto con gli stivali" che aveva un accento spagnolo, e il cattivo invece la voce di Billy Bob Thorton. Con Javier Bardem, Penelope Cruz, e poi registi come Alejandro Gonzales Inarritu, Alfonso Cuaron non ci sono più stereotipi».
A questo elenco andrebbe aggiunto anche Robert Rodriguez, regista messicano che ha il merito di aver dipinto il cattivo contro i cattivi per eccellenza, il Mariachi, portato sul grande schermo proprio da Banderas.
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