"Non farò mai più politica nella mia vita. Ho il marchio dell'infamia di non averla fatta a sinistra, in quel caso sarei l'eroe nazionale per le mie leggi. E difende Belen: Mi sarei fidanzato volentieri con lei, mi piace da pazzi. Quelle che la criticano sono una valanga di sciacquette raccomandate e non hanno un quarto del suo talento". Ad affermarlo è Luca Barbareschi, ai microfoni de "I Radioattivi" su Radio Club 91.
L'attore torna a Napoli "con la felicità nel cuore. Marco Zurzolo? Mio fratello, insieme viviamo tante avventure. Ci vuole molto a far fessi i napoletani ma è anche un pubblico di cuore a differenza di Roma che è molto cinica, ha un distacco millenario. Mario Merola? Il mio primo maestro: con lui uno dei miei primi film avevo 19 anni: "Da Corleone a Brooklyn" accompagnavo il buon Mario che era un grande giocatore di poker. Il pubblico napoletano è diverso - aggiunge Barbareschi - Non è uno stereotipo avete una musicalità nella lingua, un modo di essere trasgressivo e spiritoso"
Dopo aver cambiato vita, Barbareschi mostra disincanto anche verso la politica: "Non farò mai più politica nella mia vita. Ho il marchio dell'infamia di non aver fatto politica a sinistra perché se l'avessi fatto a sinistra sarei l'eroe nazionale per quello che ho fatto: la legge sulla pedofilia, la legge sul Tax credit che ha concesso 180 milioni di euro al cinema italiano, e altre. Ma averlo fatto a destra è stato come avere una malattia infettiva. Detto questo sono orgoglioso di quello che ho fatto ma ho capito che la strana commistione tra creatività e potere è inconciliabile: o sei un uomo di potere puoi fare politica ma io amo mettermi la parrucca in testa e fare il clown".
Ha un ottimo giudizio sul premier: "Renzi? È l'unico che ha il coraggio di fare il rinnovamento italiano. Ma non c'è più destra e sinistra. Siamo sequestrati dalla burocrazia di burocrati".
La sua donna ideale "è un sano equilibrio tra mascolino e femminile: accoglienza e cazzimma. Le donne sono più forti degli uomini"
Conclude su Dio: "Se esiste parla attraverso la musica che è un misto di matematica e linguaggio universale. In Brasile non ci sono state rivoluzioni perché c'è il mare, sesso e la musica.
il percorso della vita è quello di migliorare se stessi e di assomigliare a Dio. Dopo gli abusi di alcol e droghe ho fatto un percorso dentro di me e ne sono orgoglioso e anche i miei figli lo sono. La famiglia va ricostruita non la dignità di essere padri e madri".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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