Il maestro Beppe Vessicchio si confessa in un'intervista a Repubblica. Il maestro, oramai un'icona del Festival di Sanremo, ha rivelato a Silvia Fumarola che a Sanremo vive blindato nell'hotel Globo e che arriva al teatro Ariston attraverso un tunnel. "Non metto il naso fuori da qua" ha raccontato il maestro tra il divertito e l'affranto, consapevole che la sua notorietà sia un bene ma anche un problema per la sua vita a Sanremo. Il maestro è alla sua 25esima presenza all'Ariston ed è ormai considerato al pari di una star, forse anche più dei cantanti che si esibiscono sul palco. E sui social è ormai un trionfo, anche se lui non li utilizza. "La cosa carina è che non ho Facebook né Instagram. Non li frequento proprio. Il mio modo di essere social è offrire un caffè quando capita. Ma la cosa che mi colpisce è che sui social fanno il tifo per me i giovani, evidentemente mi vedono come un padre".
"Ero consapevole che sarebbe stato un festival diverso. L' ultimo era presentato da conduttori televisivi. Claudio Baglioni è un musicista, sapevo che si sarebbe assunto le responsabilità, già dalle premesse: togliere l' eliminazione ha restituito dignità a chi partecipa". Un fatto importante e che è stato più volte ribadito da tutti gli ospiti e dagli osservatori della kermesse: la musica di nuovo al centro della scena. Musica al centro di un Festival che è anche televisione. E questi due mondi, spesso in competizione fra loro, sono stati uniti in maniera superba da questo festival diretto da un cantuatore come Baglioni. Secondo il direttore artistico, "la tv non è per forza mediocrità". Ed è un concetto che Vessicchio fa suo: "Ha ragione, la qualità porta qualità, Claudio in questo Sanremo ha messo elementi popolari e momenti musicali importanti. Penso al duetto di Giorgia con James Taylor, a Gino Paoli. E poi c' è lui, con le sue canzoni che fanno parte della storia di tutti". Il pubblico trans-generazionale unisce curiosamente Baglioni e Vessicchio che si trovano ad avere fan tra i giovanissimi e tra i più maturi.
Il maestro Vessicchio, con un'esperienza da veterano alle spalle (che quest' anno accompagna Biondi, Elio e le Storie Tese e Ron ), si lascia andare facendo un suo personale pronostico su chi vincerà
l'ambito trofeo. "Chi vince il festival?" gli domanda la giornalista di Repubblica. «Ermal Meta e Fabrizio Moro perché è una combinazione di ingredienti che piace. Poi ho trovato fantastica Ornella Vanoni, una voce unica».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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