Mai titolo fu più azzeccato e in linea con i tempi grami del nostro cinema «incoronato». I Miserabili, infatti, il 15 giugno, nella prima giornata di riapertura delle sale, dopo la serrata dovuta al Covid 19, ha incassato appena 1282 euro, registrando 261 presenze a malapena. Certo, ha contato anche la noiosa trafila della misurazione della febbre, del gel igienizzante a ogni angolo e dei biglietti da acquistarsi online, per tacere del fatto che ha riaperto soltanto il 10% delle sale.
Tornare a sognare davanti al grande schermo? È stato un po' come andare a fare la spesa al supermarket, né c'era nulla di romantico nella sala buia rediviva, trasformata in padiglione semi-ospedaliero.
Ironia della sorte, a chiudere la top ten del primo giorno di riapertura ecco Cattive acque: 452 euro e 94 presenze. È in questo mare periglioso e funesto che naviga la Settima Arte, insidiata dallo streaming comodo e confortevole. Va bene che il 2020 è anno bisesto, quindi funesto, ma così è un po' troppo. Aprire a metà giugno, insomma, è stato un mezzo suicidio: non c'è garanzia degli incassi e la maggior pare delle sale aspetta metà luglio, quando arriveranno i nuovi film. E la sequela delle cose brutte non finisce qui: Favolacce, altro titolo non proprio rassicurante, ha dovuto accontentarsi di 819 euro e 158 presenze: una micragna bella e buona. Terzo gradino del podio per Bad Boys for Life: 771 euro e 145 biglietti staccati per i «cattivi ragazzi». Guadagnano di più i mendicanti sui gradini della chiesa, anche se lo stravisto Parasite, con 584 euro e 115 presenze, torna a segnalare che il buon cinema ha lunga durata. Strano, ma vero, I vitelloni, un Fellini d'antan restaurato dalla Cineteca di Bologna, ha portato a casa 526 euro e 80 presenze, piazzandosi settimo nella graduatoria: una bomba, dato il film e l'anticaglia.
Ieri, appuntamento del regista Massimiliano Bruno, che doveva lanciare Ritorno al crimine, insieme con alcuni attori davanti a un
centro commerciale romano In qualche modo bisogna ricominciare: «Dateci una mano», esortava Bruno. Per avere film nuovi, di fatto, bisognerà riaprire i set e forse, verso Natale, si potrà registrare una ripresa del settore.
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