C'è un turco che da poco più di un anno ha invaso l'Italia. Ha il fisico scolpito e la barba fintamente incolta, peccato che nel frattempo abbia tagliato la lunga chioma leonina. Non è arrivato alla testa di un esercito ma se n'è formato uno in loco e guai a muovergli un'accusa contro, sono pronti a tutto pur di difendere il loro idolo. Non stiamo parlando di un eroe ma di Can Yaman, amatissimo attore di telenovelas.
C'erano una volta quelle argentine e spagnole, ma erano gli anni Ottanta. Ora è il momento dei dizi. Cambiano i tempi e gli interpreti ma non le storie, solitamente smielate e piuttosto scontate. Can Yaman per i dizi è come Grecia Colmenares per le telenovelas anni Ottanta. Fin qui non ci sarebbe nulla di male, se non fosse che troppo spesso nell'immaginario collettivo si confonda la persona col personaggio, idealizzandola. Can Yaman si è trastullato in questa sorta di venerazione compulsiva, ha goduto delle attenzioni a lui riservate dalle sue fan ma poi ha detto basta. Lasciandole a bocca asciutta.
Certo, c'è da dire che l'esercito di fan di Can Yaman è piuttosto ingombrante, quindi da una parte è comprensibile la scelta di lasciare Twitter dopo un post polemico. Tuttavia, se oggi Can Yaman in Italia gode di così tanta attenzione e ha potuto anche avviare importanti progetti lavorativi (che gli frutteranno molti euro), deve ringraziare proprio i fan. Il motivo scatenante della reazione? La gelosia, perché di questo si tratta, delle sue fan nei confronti di quella che è presumibilmente la sua nuova fiamma, Diletta Leotta.
Ma fosse solo la gelosia... Ci sono addirittura delle irriducibili del turco che sono in rotta con lui perché non ha difeso la sua vita privata! Sì, perché in alcune frange sussiste la convinzione che debbano essere loro a decidere verso quale direzione debba muoversi Yaman, come deve gestire la sua vita e il suo lavoro, tanto che ora si dicono "deluse" dal fatto che il loro beniamino sia apparso in una rivista di gossip. E cosa fa lui? Invece di sfruttare la forte influenza che ha nei loro confronti per chiedere di tranquillizzarsi perché, d'altronde, la vita è sua e ci fa un po' quello che vuole, sparisce. Come quei bambini che quando si stancano di giocare se ne vanno e portano via la palla.
Probabilmente Can Yaman si è sentito pressato. Ma d'altro canto le sue fan non sono diventate così all'improvviso, lo sempre state. A Can Yaman va bene che siano così quando spammano la sua beneficenza. Gesti di grandissima generosità, anche se la beneficenza si dovrebbe fare ma non si dice. Non si è mai lamentato quando le sue fan insultano giornalisti e conduttori che ne sbagliano il nome o ne sottolineano l'avvenenza invece della "straordinaria bravura e umanità" (testualmente ciò che si legge sui social).
Il capriccio arriva a seguito della multa presa a Roma per gli assembramenti causati dalle sue fan, che lui stesso non ha dissuaso dall'andare a trovarlo in hotel. Arriva dopo che le sue fan hanno fatto con lui e con Diletta Leotta quello che fanno da ormai molti mesi con altre persone. Cos'è cambiato ora? Sparire da Twitter e chiudersi al dialogo con i fan è l'errore più grande che un personaggio pubblico possa fare. I grandi personaggi ringraziano chi li supporta e riconoscono che buona parte del loro successo lo devono a chi spende ore e denaro per loro.
E non chiudono la porta in faccia all'amore del pubblico solo per un episodio spiacevole, ma li guidano per trovare sintonia. Ed è così che sono diventati grandi, senza mai dare l'amore per scontato. Ma quelli sono quelli i grandi. Per davvero però.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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