Adesso si presenta a Europe Shine a Light in eurovisione. Con una sorpresona: esibizione all’Arena di Verona. E un piccolo regalo: farà un omaggio a Domenico Modugno. Anno d’oro per Diodato che ha vinto l’ultimo Festival di Sanremo e ha appena ritirato (virtualmente) un David di Donatello per Che vita meravigliosa. Ora questo minuto salentino dalla voce acuta è pronto per partecipare con Fai rumore alla manifestazione che sostituisce l’Eurovision Song Contest, ovviamente annullata a causa del Covid-19. Ieri, nella rigorosa liturgia di Zoom, ha parlato della sua partecipazione all’evento che sabato sera sarà trasmesso in diretta su Raiuno (presentato da Flavio Insinna e Federico Russo), RaiPlay, Radio2 (con commento di Ema Stokholma e Gino Castaldo) e anche su Rtv di San Marino. Amadeus, che sapeva già a memoria la canzone di Diodato a gennaio quando l’ha fatta ascoltare alla stampa, ha detto che la canzone vincitrice del Festival «è stata decisiva anche in questo periodo di pandemia».
In effetti in tanti l’hanno cantata dai balconi quando, all’inizio del lockdown, siamo tutti stati presi da una strana euforia. Lui spiega: «La canzone è un invito ad abbattere i muri dell’incomunicabilità ma non mi sarei mai immaginato diventasse un urlo di liberazione durante una epidemia. Ma la sensazione che ho provato quando mi sono accorto di questa sua nuova veste, mi ha ricordato il motivo del perché ho iniziato a fare musica». Insomma, Europe Shine a Light sarà uno spettacolo costruito a modello di puzzle musicale, come altri che abbiamo già visto: tanti interventi isolati, ciascuno pensato a modo proprio e realizzato sulla base delle proprie idee e non seguendo ovviamente un copione o una sceneggiatura comune.
Per capire quale sia la situazione, Jon Ola Sand, che è supervisore esecutivo dell’Eurovision e quindi qui funge da coordinatore, dice senza tanti giri di parole: «È la prima volta che l’Eurovision non va in onda dal 1956». Ma il vicedirettore di Raiuno, l’inarrestabile Claudio Fasulo, conferma che la soluzione trovata, ossia Europe Shine a Light, «è un modo per tutelare anche gli artisti che hanno scelto l’anno sbagliato per partecipare all’Eurovision». E ha accompagnato la riflessione con una risata amara.
Ma cosa farà Antonio Diodato? Ha già registrato la sua performance addirittura dentro una Arena di Verona ovviamente deserta, molto più suggestiva e addolorata di sempre e con un tricolore proiettato sulle mura alle sue spalle. «La vita mi sta dando delle grandi opportunità - spiega Diodato - e questa è senz’altro una di queste. Ho sempre sognato di andare all’Eurovision. La musica unisce le persone e bisogna ammettere che in questa fase l’Europa politica ha mostrato difficoltà a mostrare unità».
Durante i giorni del lockdown, Antonio Diodato, che è salentino ma è nato per caso ad Aosta nel 1981, ha avuto modo di riflettere e poi ha iniziato anche a scrivere nuova musica che «magari sentirete presto». Nel frattempo lo vedremo a Europe Shine a Light manifestazione che prende il titolo da una canzone di Katrina & The Waves, che parteciparono all’allora Eurofestival nel 1997.
Canterà il brano che ha vinto Sanremo (ed è una esibizione che, vista anche solo per qualche istante, è mozzafiato), omaggerà il conterraneo Domenico Modugno e poi si concentrerà sulla sua nuova musica senza poter al momento fare altro. «Pensate, ho sempre chiesto alle mie canzoni che andassero in giro per il mondo. Adesso che lo fanno, non riesco a seguirle».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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