Downton Abbey torna in dvd. Ma i fan aspettano il nuovo film

Le star e l'autore svelano i segreti della celebre serie e le prospettive per un secondo lungometraggio

Downton Abbey torna in dvd. Ma i fan aspettano il nuovo film

da Londra

«Dopo sei stagioni, vorrei davvero vedere cosa succede dopo sei film!», scherzano Sophie McShera e Michael C. Fox quando li incontriamo insieme allo scrittore Julian Fellowes per il lancio del Dvd, Blu-ray e Digital di Universal Pictures Home Entertainment Italia contenente il film di Downton Abbey uscito nelle sale lo scorso ottobre. Ci sono anche una serie di contenuti speciali, tra cui dietro le quinte esclusivi con il cast, scene eliminate ed un recap della serie completa che trasporta il pubblico in un'altra epoca. Un'uscita che, in attesa del sequel tanto chiacchierato, forse placherà l'impazienza dei fan più calorosi. L'attaccamento del pubblico per questo progetto prima televisivo e poi cinematografico, che racconta i cambiamenti nell'aristocrazia inglese di primo Novecento, non conosce battute d'arresto. Jim Carter, il celebre maggiordomo Carson, ci ha raccontato che una signora spagnola gli si è presentata con una scatola pensatissima contenente ciottoli con dipinti tutti i personaggi; a Phyllis Logan, che nella serie è sua moglie e governante, inviano ricami e lavori a uncinetto. Per non parlare delle lettere che ricevono per posta o della vera mania scoppiata in rete negli ultimi anni che ha travolto anche i più giovani a suon di meme e frasi esilaranti del personaggio forse più amato, Lady Grantham interpretata da Maggie Smith. Un successo transgenerazionale dovuto, secondo Carter al carattere «non cinico» dello show: «È la storia di persone che cercano di fare del loro meglio in un modo in cui si avevano ancora intenzioni onorabili. E forse è questa l'aspetto che emoziona: avere a che fare con personaggi di una certa integrità, così latente nella vita vera, soprattutto in quella politica». Alla serie tv, conclusasi nel 2015, è seguito un film che ha totalizzato incassi record (190,9 milioni di dollari) e ora la domanda che tutti si pongono è: quando arriva il sequel?

Il cast si è detto pronto a tornare in scena: «Ogni volta che riceviamo una sceneggiatura di Julian (Fellowes, ndr) non è mai quello che ci aspettiamo, è sempre così originale, quindi gli vogliamo dire, fatti avanti, noi siamo pronti», precisa Fox. «Amo il mio personaggio interviene Sophie McShera, che interpreta Daisy, sua compagna - Sono molto curiosa di vedere come la nostra storia d'amore si evolverà e avrei voglia di vederla sposata», ha concluso. Anche Carter pensava di aver appeso per sempre nell'armadio il costume del maggiordomo Mr. Carson quando il primo film è stato confermato: «Saremmo tutti felici di tornare per un sequel. Julian ha avuto la brillante idea di costruire il primo film attorno alla visita della famiglia reale, permettendo alla storia di rimanere confinata tra le mura del castello. Dovrebbe trovare qualcosa di altrettanto efficace. Aspettiamo la sceneggiatura».

L'autorevole scrittore, dal canto suo, nonostante l'attenzione che da mesi si è concentrata attorno al sequel, non teme pressioni: «Solo quando si lavora in un progetto flop non si sente la pressione. Se invece è di successo la si sente eccome e per questo la preferisco di gran lunga», ha commentato. Ma ora lasciatemi tirare il fiato». «Quando si parlava del primo film, non avrei mai pensato che ci saremmo riusciti, mi sembrava impossibile riunire tutti gli attori oramai impegnati in carriere internazionali. Ma Gareth Neame (produttore, ndr) ci ha creduto fin da subito», ha spiegato. Quando ho capito che ce l'avrebbe fatta ho avuto l'idea della visita reale. Serve sempre l'arrivo di un outsider che scombussoli i personaggi ma nello stesso tempo ci permetta di rimanere in quel determinato luogo».

Fellowes, una vera autorità in quanto a sceneggiature in costume, ha però confessato di non essere sempre nostalgico di quegli anni che racconta con così tanta passione: «Ogni periodo storico ha vantaggi e svantaggi. In Downton il fascino del passato è una componente centrale ma la realtà era diversa. Certo guardandolo tutto sembra più semplice, sapevi sempre qual era il tuo ruolo o cosa la società si aspettava da te e perfino cosa indossare ogni giorno. In realtà gli anni Venti e Trenta sono stati un periodo molto complicato, con grandi cambiamenti, tumulti sociali e culturali».

La morte è sempre un elemento molto drammatico in Downton Abbey e il finale del film non promette bene per uno dei protagonisti. Vedremo altri decessi nel sequel?, gli chiediamo.

Risponde con una sana risata: «Gli attori che hanno lasciato la serie tv avevano necessità di continuare la loro carriera altrove e per questo ho dovuto trovare un modo tragico per ucciderli». E sulla malata illustre conclude: «L'abbiamo lasciata in cattiva salute ma non è ancora morta... Dobbiamo solo aspettare e vedere cosa accadrà».

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