Sarà un’estate densa di passioni quella di Canale 5. Sta per tornare in tv una tra le fiction più amate dal pubblico di Mediaset. Stiamo parlando di Elisa di Rivombrosa.
Il drama in costume diretto da Cinzia TH Torrini è stato trasmesso per la prima volta nel dicembre del 2003 riscuotendo, fin dalla prima puntata, un enorme successo. Premiato con ascolti da capogiro che hanno sfiorato i 12 milioni di telespettatori e con picchi di 40% di share, ora, i 13 episodi da cento minuti ciascuno che compongono la prima indimenticabile stagione di Elisa di Rivombrosa vengono riproposti ancora una volta su Canale 5 da sabato 20 giugno alle ore 14:00. L’annuncio è stato accolto con clamore dai fan che, da molto tempo, hanno sperato di rivedere i propri beniamini in tv.
Elisa di Rivombrosa è stata trasmessa in un momento di grande riscoperta per la tradizione televisiva del nostro Paese, facendo da apripista a svariate produzione di genere. Infatti, non solo Mediaset ma anche la Rai, ad inizio anni 2000, ha riportato in auge il mito del feuilleton.
Amori, segreti e misteri al tempo di Carlo Emanuele III di Savoia
Ambientato in Piemonte all’alba del 1769, la vicenda si sofferma sulla vita di Elisa Scalzi interpretata da una bellissima Vittoria Puccini. Lei è una ragazza di umili origini che lavora come dama di compagnia al servizio della Contessa Agnese Ristori. La nobildonna che da tempo è malata, esprime il desiderio di poter vedere per l’ultima volta il figlio Fabrizio, arruolatosi da 10 anni come soldato dell’esercito francese. Il militare torna nella sua tenuta e rimane colpito dalla bellezza e dall’affabilità della giovane Elisa, ma la loro passione è osteggiata dalle usanze del tempo e dagli intrighi di Lucrezia Van Necker, interpretata da una raggiante Jane Alexander. La marchesa è in combutta insieme ad alcuni rivoltosi che stanno per organizzare un colpo di stato ai danni del Re. Da qui in poi, sia Fabrizio che Elisa dovranno combattere con le unghie e con i denti per vivere il loro sogno d’amore.
Con un ritmo incalzante e con dialoghi serrati, il pubblico viene catturato da una storia avvincente ed emozione che inanella un colpo di scena dopo l’altro. Elisa di Rivombrosa è stato un vero trampolino di lancio per Alessandro Preziosi e Vittoria Puccini, entrambi ora sono lanciatissimi tra cinema, teatro e tv. Il primo, ad esempio, ha partecipato a "Mine Vaganti" di Ferzan Ozpetek e in tv ha interpretato un integerrimo Capitano della Finanza in una fiction Rai di successo. La Puccini, invece, dopo aver partecipato a "Baciami Ancora" di Muccino, ha preso parte a diverse ricostruzioni storiche come "Anna Karenina" e "l’Oriana". Bravura a parte, gli attori sono stati molto credibili nella parte che hanno interpretato nella fiction tv e, proprio sul set, Preziosi e la Puccini si sono innamorati per sposarsi qualche tempo dopo. Si sono uniti in matrimonio nel 2004 per lasciarsi nel 2010. Da quella relazione è nata anche la piccola Elena.
Nel cast della serie ci sono anche Linda Batista, nel ruolo della confidente di Lucrezia Van Neker, Cesare Bocci nelle vesti del Dottor Ceppi, e il celeberrimo Luca Ward che presta il volo al cattivissimo Duca Ottavio Ranieri.
La storia di Elisa e Fabrizo: amore dentro e fuori il set
Ciò che ha reso tale la fiction di Mediaset è stato anche, e soprattutto, la passione che ha travolto i due protagonisti durante le riprese. Vittoria Puccini (alla sua prima esperienza da attrice protagonista) e Alessandro Preziosi (che ha trovato successo in "Centovetrine") si sono amati fin dal primo momento, almeno come molti settimanali di gossip del periodo hanno rivelato. Sono usciti alla scoperto come coppia poco dopo la conclusione della prima stagione della fiction. Nel 2004 si sono sposati e nel 2006 hanno messo al mondo la loro prima figlia. Non è stata una storia facile, però. Gli impegni di lavoro e il carattere fin troppo instintivo di Alessandro Preziosi hanno messo fine al matrimonio dopo sei lunghi anni. I due, nonostante tutto, continuano a vedersi per amore di Elena.
Il significato di quel "TH" e i complimenti di Maurizio Costanzo
E proprio con "Elisa di Rivombrosa", la regista ha trovato grande successo nel panorama televisivo italiano realizzando per il piccolo schermo anche "La Certosa di Parma" e "Don Gnocchi – l’angelo dei Bimbi". La Torrini è sempre stata molto scaramantica, tanto è vero che non ha mia rivelato il significato di quel "TH" tra il nome e il cognome, affermando che si tratta di "una sigla scelta all’età di 12 anni" e che per lei ha un grande valore personale. E c’è da dire che all’inizio nessuno credeva nella “forza” di Elisa di Rivombrosa. Maurizio Costanzo è stato uno dei primi a doversi ricredere. Infatti nel 2004 è stata pubblicata, in un numero di Tv Sorrisi e Canzoni, una lettera di scuse indirizzata proprio alla regista in cui il conduttore e giornalista si complimentava per l’ottimo risultato ottenuto.
La seconda stagione e lo "spin-off"
E con gli ottimi ascolti è stato realizzato anche un secondo ciclo di episodi, trasmesso sempre su Canale 5, che ha esplorato la vita di Fabrizio e di Elisa dopo il loro "lieto fine". Nonostante la morte del Conte Ristori, l’entrata in scena di Antonio Cupo nel ruolo del chiacchieratissimo Christian Grey, il cambio di location (da Torino la vicenda si sposta a Napoli), gli episodi hanno comunque ottenuto un buon riscontro da parte del pubblico. Due anni più tardi è stato poi realizzato una sorta di spin-off, in cui è Agnese (la figlia di Elisa) diventa l’indiscussa protagonista. Con un cast rinnovato, tra cui spiccano Sarah Felberbaum, Giulio Berruti, Giorgio Borghetti e Paolo Segnati, il "Ritorno a Rivombrosa" non ha però riscosso il consenso sperato. Fu ordinata una seconda stagione, ma alla fine il progetto non si è mai concretizzato.
Dal libro alla... fiction
In letteratura storie come quella di Elisa sono "all’ordine del giorno". Tanti sono i romanzi che raccontano del periodo chiamato "la reggenza", quel particolare periodo storico tra fine ‘700 e inizio ‘800 in cui le vicende della nobiltà si mescolano a quelle della plebe. Cinzia TH Torrini si è liberamente ispirata a "Pamela", romanzo di Samuel Richardson. Diversamente dalla fiction, il romanzo è ambientato in Inghilterra e racconta la vita di Pamela che fugge dalle campagne per lavorare al servizio di una famiglia aristocratica. Qui subisce le attenzioni del Conte di Belfort.
Perché "Rivombrosa"?
Il set della serie non è stato ricreato negli studi, anzi esiste ed è anche visitabile. Il Castello di Rivombrosa in realtà è il Castello Ducale di Agliè, situato in provincia di Torino.
E uno dei sentieri che costeggia la tenuta, dagli abitanti del posto, viene chiamato "Riva Ombrosa". Da qui il soprannome "Rivombrosa". Il sito, proprio grazie alla fiction, è stato preso di assalto dai fan durante le riprese. Tanto è vero che il castello ora è una meta turistica molto ambita e richiesta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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