Elogio di Paul Weller, l'ultimo degli eroi «mod»

Elogio di Paul Weller, l'ultimo degli eroi «mod»

L'Italia anglofila accoglierà con entusiasmo l'uscita di questo L'uomo cangiante - Paul Weller: The Modfather (Vololibero, pagg. 180, euro 15), veloce storia di Paul Weller, leader di rock band come The Jam e The Style Council, ma soprattutto capo riconosciuto della comunità mod mondiale.

L'autore del libro è invece il capo riconosciuto della comunità mod italiana: Antonio Bacciocchi a.k.a. Tony Face, da ragazzo editore delle fanzine Faces e Sweetest Feeling , poi batterista della band wave Not Moving, dei Spider Top Mods, della Tony Face Big Roll Band e collaboratore storico degli Statuto. I mod, per chi non lo sapesse, sono quelli che si vestivano bene negli anni '60 e giravano in Lambretta e che dal 1979 in poi tornano a ondate più o meno regolari (anche gli Oasis possono essere considerati mods).

Paul Weller, ora quasi cinquantasettenne, è una star da quando non aveva ancora diciannove anni e incarna la storia della musica inglese degli ultimi quattro decenni, dal punk a oggi, pur restando un personaggio in qualche modo di nicchia. Andate in giro a chiedere chi è Paul Weller ed è facile che torniate a casa con un ben misero numero di risposte sensate. Come i suoi eroi sixties Pete Townshend (degli Who) e Ray Davies (dei Kinks), Paul Weller è un eroe britannico e (quasi) solo britannico. In Italia resiste però una sparuta pattuglia di brit-maniaci che segue la carriera del chitarrista di Wokin fin dal 1977, quando The Jam fecero rinascere da sotto le ceneri la fiamma mod e Bacciocchi è sicuramente colui che in Italia ha più lavorato per dare al movimento un coté culturale da aggiungere a quello più strettamente musicale e di look.

Il libro percorre la carriera di Weller in modo preciso e sintetico. Vengono analizzati scupolosamente i testi e i cambiamenti di band e di approccio creativo dei vari dischi, ma non emerge mai il vissuto di Bacciocchi/Tony Face in quanto uomo cresciuto e vissuto dentro al movimento mod in un paese provinciale e strapaesano come l'Italia.

Quello è sicuramente materiale valido per un altro libro, un libro diverso, ma rimane un po' il rimpianto di non leggere, tra le pagine di L'uomo cangiante , almeno un accenno all'effetto che fecero sui mod italiani i primi concerti di Paul Weller in Italia nel 1984 con gli Style Council oppure la descrizione di uno dei tanti leggendari raduni mod a Gabicce Mare.

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